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BERNAGiochi in denaro: il "sì" avanza

18.05.18 - 06:32
Lo rivela il secondo sondaggio Tamedia. I contrari: «È frutto di una campagna di menzogne». Il comitato del "sì": «È un buon compromesso»
Keystone
Giochi in denaro: il "sì" avanza
Lo rivela il secondo sondaggio Tamedia. I contrari: «È frutto di una campagna di menzogne». Il comitato del "sì": «È un buon compromesso»

BERNA - Il secondo sondaggio di Tamedia sulla Legge sui giochi in denaro scatta l’istantanea di un testa a testa che, in realtà, è il momento del passaggio in vantaggio del “sì”.

Dall’ultima rilevazione, infatti, i favorevoli alla norma sono aumentati del 5% mentre i sostenitori di una sua bocciatura sono diminuiti del 6% ed entrambi gli schieramenti si trovano ora al 47%.

Il sondaggio mostra come la discussione sui casinò online e sui blocchi di rete non segua la divisione fra destra e sinistra. Al contrario, la norma spacca le basi di quasi tutti i maggiori partiti. Fra i sostenitori del PS e quelli del PLR, per esempio, nessuno dei due campi arriva alla maggioranza assoluta. Una maggioranza risicata degli elettori democentristi continua invece a respingere la legge.

«È il risultato di una campagna di menzogne» - Luzian Franzini, co-presidente dei Giovani Verdi, è indispettito dall'avanzamento del fronte del "no": «È il risultato di una campagna di menzogne milionaria del comitato borghese per il "sì"», denuncia. Tale campagna suggerisce che, in caso di bocciatura della legge, le associazioni sportive o gli zoo non riceverebbero più sovvenzioni. Franzini biasima i sostenitori per avere per esempio distribuito un volantino che metteva in guardia sulla fine degli elefanti negli zoo.

«È una campagna di fake news - lamenta -. In caso di "no" rimarrebbe lo status quo». In caso di approvazione, sottolinea invece Franzini, andrebbero persi 63 milioni di franchi perché le vincite al lotto sotto il milione di franchi sarebbero esenti da imposte. «Una legge migliore che preveda anche delle concessioni per gli operatori stranieri potrebbe garantire maggiori incassi e proteggere maggiormente dalla dipendenza da gioco», spiega l'esponente dei Giovani Verdi. 

«Grosse somme finirebbero nei Paesi offshore» - Damian Müller, consigliere agli Stati liberale e membro del comitato per il "sì", non è d'accordo: «Se gli operatori stranieri potessero lanciarsi sul mercato svizzero a piacimento, grosse somme finirebbero in Paesi offshore come Malta senza essere tassate - sostiene il politico -. Io, però, voglio che questi soldi rimangano in Svizzera». Ne mancherebbero altrimenti per l'AVS, le associazioni sportive o per gli zoo, assicura. Il volantino con gli elefanti, sostiene, voleva scuotere le coscienze.

Per Müller questa legge rappresenta un buon compromesso sostenuto sia da destra che da sinistra: «Il Consiglio federale, 26 Cantoni, gli esperti dell'Associazione di categoria DIpendenze o la Federazione svizzera di poker la supportano», sottolinea. La Svizzera, continua, deve regolamentare i giochi in denaro online come tutti gli altri Paesi se vuole che continuino a contribuire al benessere comune. «Dobbiamo ancora far passare questo messaggio ai votanti più giovani», conclude.

Moneta intera: il "no" avanza ancora - Altro tema in votazione il 10 giugno prossimo, per l’Iniziativa Moneta intera si rafforza invece ulteriormente il fronte del “no” che, rispetto al primo sondaggio, è cresciuto del 9% raggiungendo il 54% di contrari. Gli intervistati pronti a sostenere la proposta sono invece diminuiti del 3% toccando quota 39%.

La nuova legge sui giochi in denaro attua il relativo articolo costituzionale approvato in votazione popolare nel 2012. Autorizza i giochi in linea quali poker, black jack o roulette se offerti da case da gioco con sede in Svizzera.

L'Iniziativa Moneta intera prevede invece che le banche commerciali non possano più emettere moneta. Se la proposta fosse approvata, tale facoltà sarebbe riservata alla sola Banca nazionale svizzera (BNS).

9’850 persone provenienti da tutta la Svizzera hanno partecipato al secondo sondaggio Tamedia sulle votazioni federali del 10 giugno prossimo. La rilevazione viene condotta in collaborazione con la LeeWas Sagl dei politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen. I dati vengono ponderati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d’errore è dell’1,5%. Per maggiori informazioni sui sondaggi Tamedia: tamedia.ch/umfragen (in tedesco) e tamedia.ch/fr/sondage (in francese).

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