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I fatti erano avvenuti nel 2013 in un istituto psichiatrico ginevrino: un paziente aveva aggredito un altra paziente mentalmente menomata
GINEVRA - Un'inchiesta è stata avviata a Ginevra nei riguardi di una psichiatra, dopo l'aggressione sessuale commessa nel 2013 da un paziente nei riguardi di un'altra paziente mentalmente menomata, ricoverati entrambi nell'istituto psichiatrico Belle-Idée.
La dottoressa è accusata di aver esposto con dolo eventuale la giovane donna a un pericolo grave e imminente. Nel gennaio 2013, la donna aveva deciso di far ricoverare la 18enne a Belle-Idée a causa di un peggioramento del suo stato psichiatrico.
Per mancanza di spazio in un'unità specializzata, la giovane era stata collocata per il fine settimana nel reparto di psichiatria generale, dov'era stata aggredita sessualmente da un paziente affetto da schizofrenia, con precedenti in materia.
Processato pochi mesi dopo l'aggressione, l'uomo era stato giudicato irresponsabile. La madre della vittima ha intrapreso un'azione giudiziaria, affinché siano chiarite le responsabilità del dramma.
"Cinque anni dopo è finalmente stata avviata un'inchiesta penale che dovrà permettere di stabilire come sia stato possibile commettere un errore così grave", rilevano i legali della vittima. La psichiatra, dal canto suo, contesta totalmente le accuse "e rifiuta di essere il capro espiatorio della vicenda", commenta il suo avvocato.
Una denuncia è stata inoltrata parallelamente presso la commissione di sorveglianza delle professioni sanitarie, un procedimento che sarà sospeso in attesa dell'esito dell'inchiesta penale.
