I problemi vengono causati in particolare dal pollame, ma con semplici misure è possibile evitarli. I più colpiti sono i maschia fra i 18 e i 30 anni
BERNA - Una campagna per spiegare le regole base dell'igiene in cucina, in modo da potersi godere le grigliate estive in sicurezza. È l'idea dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), che mira ad informare soprattutto i maschi fra i 18 e i 30 anni, particolarmente colpiti dalla campylobatteriosi, che provoca nausea e diarrea.
L'obiettivo è quello di far calare il numero di contagi, ha comunicato oggi l'USAV. I problemi vengono causati in particolare dal pollame, ma con semplici misure è possibile evitarli. Le regole sono quattro: lavare e pulire correttamente, cuocere correttamente, separare correttamente e conservare correttamente.
La campagna "Sicurezza a tavola" è stata lanciata già nel 2016. I casi di contagio da campylobatteriosi sono leggermente calati nel 2017, rimanendo però numerosi durante la stagione delle grigliate e quella natalizia.
L'obiettivo è ora far diminuire i contagi sul lungo periodo. Per raggiungere meglio i giovani, la campagna informativa sarà condotta in particolare tramite i social-media. Il fulcro di tutto sarà il nuovo sito Internet https://sicurezzaatavola.ch. L'iniziativa terminerà a fine 2019 e costerà 100'000 franchi all'anno.
Il pollo deve raggiungere i 70 gradi
La carne più problematica è quella di pollo, che per essere consumata al suo interno deve raggiungere una temperatura di almeno 70 gradi, in modo che i batteri presenti vengano eliminati. Per esserne sicuri, si può controllare che la carne si stacchi facilmente dalle ossa e che non vi siano più parti "lucide". Un altro metodo è ovviamente quello di usare un apposito termometro alimentare.
Un rischio è però anche quello delle contaminazioni incrociate: dalla carne cruda a quella cotta, fino alle mani e ad altre derrate. Per questa ragione la carne cruda - in particolare quella di pollo - deve essere tenuta e preparata in maniera separata dal resto. L'ideale è anche usare utensili diversi, dal coltello all'asse usato per tagliare.
Ogni anno in Svizzera si segnalano 10'000 casi di intossicazioni alimentari, ma ne esistono molti altri che non vengono annunciati. Le problematiche più frequenti sono la già citata campylobatteriosi e la salmonella. Solo la prima provoca costi per 50 milioni di franchi all'anno, senza contare le spese indirette.
I sintomi della campylobatteriosi compaiono da due a cinque giorni dopo il contagio e possono volerci fino a due settimane per guarire. Ricadute sono inoltre possibili. Nel 15% dei casi emergono complicazioni che necessitano una cura ospedaliera.