ZURIGOPluralismo dei media: solo 6 opinioni nella Svizzera tedesca

ZURIGO - Sei opinioni differenti: è quanto rimane giornalmente a disposizione del cittadino nella Svizzera tedesca dopo l'ennesima concentrazione che sta interessando la Basler Zeitung, stando a un'analisi della Weltwoche.

Nella sua periodica rubrica dedicata ai media, Kurt Zimmermann sottolinea come il passaggio della testata renana nell'orbita di Tamedia faccia sì che il numero dei «veri» quotidiani, prodotti da una redazione propria che si occupa dei vari settori (svizzera, estero, economia), sia ormai ridotto a uno: l'ultimo giornale autarchico è la Neue Zürcher Zeitung.

Tutti gli altri quotidiani hanno perso la loro libertà e la loro autonomia, al di fuori della parte di cronaca locale, afferma lo specialista che in passato è stato caporedattore della SonntagsZeitung e responsabile editoriale di Facts, nonché membro della direzione di Tamedia. Tutti gli articoli concernenti la politica, l'economia o la società provengono da una redazione centrale.

Di queste ne esistono ormai cinque: quella di Tamedia, che fornisce i suoi prodotti a dieci testate nei cantoni di Zurigo, Berna e Basilea; quella di AZ Medien e dei media regionali NZZ, con dieci giornali; quella del Blick, due quotidiani; quella di SRF, televisione che integrerà in una newsroom (un unico spazio dove vengono prodotti tutti i contenuti) anche la radio; quella dell'Agenzia telegrafica svizzera (Ats, Sda in tedesco), che è in crisi e da cui sono dipendenti i quotidiani che non fanno riferimento ai grandi blocchi mediatici.

«La pluralità di opinioni prodotta giornalmente è ormai costituita da solo sei offerte giornalistiche: penso che piano piano comincia ad essere un po' limitata», conclude Zimmermann.