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L'uomo era accusato di aver preso parte a manipolazioni dei mercati di oro e argento
NEW YORK - Un ex trader del leader bancario elvetico UBS, accusato di aver partecipato a manipolazioni coordinate dei mercati di metalli preziosi come oro e argento, è stato scagionato oggi da una giuria negli Stati Uniti.
Il verdetto di non colpevolezza, si legge nella sentenza, è stato emesso all'unanimità. L'uomo era stato arrestato nel settembre 2017 ed era in seguito stato rimesso in libertà su pagamento di una cauzione.
Faceva parte di un gruppo di otto trader entrati nel mirino dalla CFTC, l'agenzia statunitense che regola i mercati delle materie prime, e dal Dipartimento di giustizia (DoJ) per frode e spoofing. Questa pratica consiste nel piazzare enormi quantità di ordini in borsa per poi ritirarli immediatamente, al fine di ingannare gli altri investitori.
Lo spoofing è stato reso illegale con la riforma Dodd-Frank adottata nel 2009, per evitare una nuova crisi finanziaria. Secondo i regolatori, presso UBS è stato praticato dal gennaio 2008 al dicembre 2013. L'istituto finanziario da parte sua si è già accordato con il DoJ: pagando una pena pecuniaria ha evitato un procedimento giudiziario sul caso.
