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BERNARaddoppiare la pena minima per gli stupratori

25.04.18 - 11:45
Lo chiede il Consiglio federale, che oggi ha adottato un messaggio sul tema
tipress
Raddoppiare la pena minima per gli stupratori
Lo chiede il Consiglio federale, che oggi ha adottato un messaggio sul tema

BERNA - I reati violenti e sessuali contro donne e bambini vanno puniti con maggiore severità. Le pena minima inflitta agli stupratori va raddoppiata e, più in generale, le sanzioni previste dal Codice penale vanno modificate in modo da renderle adeguate. È l'opinione del Consiglio federale, che oggi ha licenziato un messaggio sul tema.

Negli ultimi 40 anni la parte speciale del Codice penale è stata oggetto di più di 70 revisioni per tenere conto del cambiamento dei valori e della morale, dell'evoluzione tecnica e delle convenzioni internazionali. "La Confederazione continua a lavorare per migliorare la sicurezza e l'idoneità delle pene", ha detto la consigliera federale Simonetta Sommaruga in conferenza stampa a Berna.

Ora è stata fatta per la prima volta un'analisi comparativa per stabilire se le comminatorie corrispondono alla gravità dei diversi reati e se vi è un rapporto equilibrato tra loro. Si tratta insomma di una vera e propria armonizzazione, con modifiche che hanno toccato in totale 85 articoli.

La revisione non crea sanzioni completamente nuove, ma si limita a modificare singoli punti concentrandosi sui reati sessuali e sui reati contro l'integrità e la vita. Il progetto vuole mettere a disposizione strumenti differenziati per sanzionare i reati, lasciando però il necessario margine ai giudici, ha aggiunto la Sommaruga.

Pene inasprite per gli stupratori - Spesso le vittime di violenza sessuale soffrono intensamente e a lungo delle conseguenze fisiche e psichiche del reato, ragione per cui la pena minima per tali atti deve essere aumentata da una detenzione di un anno a una di due anni, ovvero raddoppiata. Lo stupratore dovrà inoltre scontare in ogni caso almeno una parte della pena. "I dati parlano di 97 condannati per stupro nel 2016, anche per questo è necessario intervenire", ha detto ancora la ministra.

Tra l'altro, ha evidenziato la Sommaruga, la normativa in questione è stata riformulata in maniera neutrale a livello di genere: in pratica, anche un maschio potrà essere considerato vittima di violenza carnale. La fattispecie si applicherà anche agli atti analoghi alla congiunzione carnale.

Per quanto riguarda gli atti sessuali che non corrispondono ad una violenza carnale con fanciulli inferiori a 12 anni viene introdotta una pena detentiva minima di un anno, perché si tratta di soggetti particolarmente bisognosi di protezione. Nel caso di una violenza carnale la pena detentiva minima è pari due anni.

Anche la sanzione minima per le lesioni gravi viene inasprita e passa da una pena detentiva di sei mesi a una di un anno. Incrementi anche nei casi di attacco contro i funzionari: se la violenza contro le autorità è ad opera di un gruppo, la pena pecuniaria minima passa da 30 a 120 aliquote giornaliere.

Non solo inasprimenti - In altri settori la sanzione sarà invece diminuita, ad esempio nei casi di denuncia mendace o di falsificazione d'ordini. La pena minima per i reati commessi per mestiere contro il patrimonio è uniformata e consiste in una detenzione di sei mesi.

La consigliera federale ha sottolineato l'importanza della prevenzione. Recentemente il governo ha adottato diversi progetti legislativi e misure per aumentare la protezione nei confronti degli abusi, della violenza domestica e delle molestie; si tratta tra l'altro dell'estensione dell'obbligo di avviso per tutelare i fanciulli in tenera età e di una migliore protezione contro lo stalking grazie a cavigliere elettroniche.

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