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BERNAPiù ordine per i cimeli dell’Esercito svizzero

23.04.18 - 12:00
A partire dal 2019 la gestione del materiale storico sarà concessa attraverso un nuovo contratto di prestazione. Il costo attuale è di 7,4 milioni di franchi
Più ordine per i cimeli dell’Esercito svizzero
A partire dal 2019 la gestione del materiale storico sarà concessa attraverso un nuovo contratto di prestazione. Il costo attuale è di 7,4 milioni di franchi

BERNA - La gestione del materiale storico dell'esercito sarà in futuro più efficiente. Lo ha promesso il portavoce del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Renato Kalbermatten affermando che dall'anno prossimo entrerà in vigore un nuovo contratto di prestazione.

L'attuale contratto con la Fondazione materiale storico dell'esercito svizzero di Thun (HAM) scade a fine anno. Chi le subentrerà non è ancora chiaro, potrebbe essere indetta una gara d'appalto, ha detto Kalbermatten all'ats confermando quanto pubblicato del Bund. Anche la riconduzione del contratto con la HAM potrebbe essere un'opzione, ha aggiunto.

Le collezioni di materiale storico dell'esercito costano alla Confederazione almeno 7,4 milioni di franchi. Recentemente in un rapporto il Controllo federale delle finanze (CDF) ha chiesto che gli accordi con le varie fondazioni vengano aggiornati.

L'organo di sorveglianza si è occupato a due riprese, nel 2010 e nel 2013, dell'Ufficio centrale per il materiale storico dell'esercito (UCMSEs) e lamenta che i problemi rivelati all'epoca non sono ancora stati risolti.

La regolamentazione attuale, secondo il rapporto, rafforza la tendenza a collezionare troppi oggetti senza fare una selezione. È il caso, ad esempio, di alcune vecchie uniformi o dei vecchi mezzi dell'esercito.

Il museo all'aria aperta alla caserma di Thun (BE) dispone inoltre di 38 carri armati. Di questi, 28 non dovrebbero appartenere alla collezione poiché 10 sono di troppo e 18 provengono da eserciti stranieri. Il CDF richiede che venga identificato tutto il materiale in eccesso.

L'accumulo di materiale non è tuttavia l'unico problema. Secondo il CDF, i nuovi regolamenti consentono più riparazioni del necessario e la collezione non possiede un'identità forte come richiesto dalla legge. Inoltre manca anche "un concetto" che possa essere coordinato con altri musei e collezioni.
 
 

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