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BERNAAssicurati spiati: UNIA sostiene il referendum

23.04.18 - 11:45
Il sindacato denuncia la «brutale violazione della privacy» delle nuove disposizioni
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Assicurati spiati: UNIA sostiene il referendum
Il sindacato denuncia la «brutale violazione della privacy» delle nuove disposizioni

BERNA - Unia sostiene il referendum contro la legge che permette di sorvegliare gli assicurati sospettati di voler frodare le assicurazioni. Per il sindacato con le nuove disposizioni «la popolazione sarà vittima di un sospetto generalizzato e vedrà brutalmente violata la propria privacy».

In marzo i due rami del parlamento hanno approvato in tempi record una base legale dettagliata per consentire la sorveglianza anche attraverso riprese visive e sonore nonché localizzatori satellitari. Unia considera queste forme di controllo «arbitrarie e pregiudizievoli», tanto più che le cifre del 2016 hanno dimostrato che in un caso su tre la sorveglianza era infondata.

Il Parlamento si dimostra inflessibile con i «pesci piccoli», ma intanto non fa nulla per perseguire più efficacemente gli evasori fiscali, che privano le casse dello stato di miliardi di franchi. precisa il comunicato.

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COMMENTI
 

matteo2006 5 anni fa su tio
Scusate una domanda ma i politici non sanno nulla? non sono a conoscenza di questi casi di persone che approfittano senza alcun problema delle assicurazioni? come è possibile che nessuno faccia nulla di concreto invece di passare la giornata su facebook a chattare e batti e ribatti di "uscite" con i colleghi di altri partiti? o fare solo inutili interrogazioni. Come per la polizia anche un politico dovrebbe avere il divieto di usare fabook a livello istituzionale, come privato faccia quello che vuole ma per questioni che sono inerenti il proprio lavoro e per il quale è pagato dai cittadini non sono d'accordo a che si usino certi mezzi di comunicazione.

pulp 5 anni fa su tio
unia "sostende" il referendum? Cosa significa.... che SOSTIENE il referendum o che SOSPENDE il referendum? Vabbè comunque se lo dice UNIA, è meglio votare subito il contrario per fare buona cosa :-)

sderenata 5 anni fa su tio
Non è proprio vero che chi non froda non ha nulla da temere.. Mio marito, reduce da 2 incidenti (uno sul lavoro) rotto dalla testa ai piedi, pieno di viti, dolori e nervi lesionati, è stato spiato da un'assicurazione mentre pescava, attività che si è trovato per non doversi impiccare in cantina... Non gli era stata ancora nemmeno fatta una perizia dall'assicurazione, anche se ci sono sempre stati tutti i referti medici... Risultato: indennità soppresse dall'oggi al domani. Non è che una persona con danni fisici andando a pesca dimostra di poter lavorare al 100.. Ovviamente abbiamo dovuto ricorrere ad un avvocato per risolvere la questione durata comunque parecchio e che ci ha causato grossi problemi economici.. In parte quel che è stato tolto ci è stato reso ma naturalmente senza gli interessi e le spese che ti accolla l'ufficio esecuzioni quando sei in difficoltà e non puoi pagare tutto.........

sderenata 5 anni fa su tio
Risposta a sderenata
Vi assicuro che sapere di essere stati spiati è una sensazione orribile che veramente non auguro a nessuno.. Perchè dopo questa esperienza ogni cosa che fai ti chiedi se sei in torto o meno..

matteo2006 5 anni fa su tio
Risposta a sderenata
C'è gente che ha tutte le facoltà motorie e non ha mosso un solo giorno un dito e munge dalle assicurazioni sociali per andare in vacanza 6 mesi l'anno e poi senti certe cose! Voci, così "da bar" diciamo mi dicono che gli uffici cantonali nonostante sappiano cosa succede non fanno nessun controllo ma si muovono solo per una denuncia da parte di qualcuno (privato cittadino).

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Io andando a scuola tutti i giorni a Trevano vedo un ragazzo di colore in stampelle. Diciamo che entra dalla porta di scuola zoppicando e sembra sincero. Sembra sincero sopra tutto quando arriva a scuola in bicicletta. E nüm a pagom.

Foxdilollo78 5 anni fa su tio
Basterebbe spiegare meglio cosa uno può o non può fare, cosa è ritenuto frode e cosa no... credo che un disabile malgrado la malattia voglia comunque fare cose considerate normali... generalizzare non è giusto... caso al caso... certo che “un alzati e cammina” succede una sola volta...

miba 5 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
Non penso che la questione siano i disabili ma altre casistiche come ad esempio (caso realmente avvenuto) lo straniero che percepisce gli assegni famigliari per 7 figli con documenti taroccati ufficiali del suo paese (i figli erano 2...), oppure (altro caso realmente avvenuto) della persona con una domanda AI in corso per problemi alla schiena e sorpreso a piantare con la mazza i pali della vigna, oppure (ulteriore caso realmente avvenuto) la persona inabile al lavoro che percepisce l'indennità giornaliera di malattia ma nel contempo lavora in nero....e la lista è lunghissima.

miba 5 anni fa su tio
Chi non froda non ha proprio nulla da temere ed inoltre è anche una misura per tutelare gli assicurati onesti dai truffatori. Che cosa propone UNIA per smascherare questi truffatori che nell'insieme scroccano alle nostre assicurazioni sociali tanti soldi? Non proporranno mai niente e sapete perché? Semplicemente perché spesso sono i difensori delle cause perse e con questa misura saranno purtroppo messi di fronte all'evidenza dei fatti di chi truffa le assicurazioni (sociali e non) e quindi non potranno più (come hanno fatto finora) arrampicarsi sui vetri per contestare rifiuti e/o riduzioni EVIDENTI sulla base di qualche articolo, di qualche capoverso, di qualche legge e/o di qualche contratto collettivo. Questo è purtroppo il modus operandi di UNIA (ed altri sindacati), cioè quello di proteggere spesso casi di rifiuti, riduzioni, licenziamenti EVIDENTI E GIUSTIFICATI cercando per contro in ogni modo di spillare quanto più possibile alle assicurazioni ed ai datori di lavoro. Non potrò mai dimenticare il caso della Signora che è andata all'estero in aereo in vacanza durante l'incapacità lavorativa per malattia alla quale sono state rifiutate le prestazioni d'indennità giornaliera per il periodo di soggiorno all'estero e ad un colloquio con presente il sindacalista di turno questi si è rivolto alla sua assistita dicendole "Signora, ma è sufficiente che lei trova qualcuno che le fa una dichiarazione che lei era qui ed il problema è risolto".
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