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REGNO UNITO / SVIZZERACannucce in plastica: Londra vuole vietarle

20.04.18 - 08:00
L'UFAM: «Sono quantità irrilevanti sul totale della plastica utilizzata in Svizzera»
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Cannucce in plastica: Londra vuole vietarle
L'UFAM: «Sono quantità irrilevanti sul totale della plastica utilizzata in Svizzera»

LONDRA / BERNA - Sorseggiare un mojito in un club di Londra potrebbe presto essere molto più complicato. La premier britannica, Theresa May, ha infatti annunciato di voler vietare, in Inghilterra, l’utilizzo di cannucce, “q-tips” e altri oggetti in plastica monouso.

Il suo governo stima che ogni anno nel Regno Unito vengano buttate via 8,5 miliardi di cannucce in plastica come quelle utilizzate per i cocktail, per le bibite gassate o altro: «I rifiuti plastici sono una delle maggiori sfide ambientali che il mondo debba affrontare», ha dichiarato May come riporta la BBC. A preoccupare è in particolare l’impatto della plastica dispersa nelle acque sulla fauna marina. Il progetto del bando totale delle cannucce monouso andrà in consultazione entro la fine dell’anno.

L'UFAM: «Sono quantità irrilevanti sul totale della plastica utilizzata» - Da noi contattato, l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) relativizza l’incidenza di questi oggetti sul consumo totale di materie plastiche in Svizzera: «Non abbiamo dati sull’utilizzo di cannucce e bastoncini ovattati - spiega Barbora Neversil -, ma, se paragonati al milione di tonnellate di materie plastiche impiegate ogni anno, si tratta di una quantità irrilevante».

Benché questi prodotti non costituiscano «un esplicito rischio ambientale», tuttavia, «tutti i rifiuti dispersi nell’ambiente danno fastidio e dispiacciono», precisa Amstad. Per questo, continua, il littering viene combattuto «con tutta una serie di misure» che comportano del resto «costi elevati» per gli enti pubblici.

Dopo il successo della “tassa” di 5 centesimi sui sacchetti di plastica - che ha permesso di ridurre dell’84% il loro utilizzo ed è stata peraltro decisa autonomamente dalla distribuzione al dettaglio - l’Ufam segnala la volontà di continuare a implementare le sue raccomandazioni per la raccolta della plastica, in particolare mantenere la raccolta separata di bottiglie in PET e monitorare costantemente i flussi di materiali.

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