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GINEVRAProcesso Sperisen: interrogato un ex inquirente della CICIG

17.04.18 - 15:45
L'ispettore di polizia spagnolo ha indagato durante quasi due anni sulle esecuzioni sommarie di detenuti: «Non so chi li abbia uccisi»
Keystone
Processo Sperisen: interrogato un ex inquirente della CICIG
L'ispettore di polizia spagnolo ha indagato durante quasi due anni sulle esecuzioni sommarie di detenuti: «Non so chi li abbia uccisi»

GINEVRA - «Non so chi abbia ucciso i sette detenuti del carcere di Pavon» il 25 settembre 2006: lo ha dichiarato oggi un ex inquirente della Commissione internazionale contro l'impunità in Guatemala (CICIG), interrogato nel terzo processo, iniziato ieri a Ginevra, contro Edwin Sperisen, capo della Polizia nazionale civile del Guatemala negli anni 2004-2007.

L'ispettore di polizia spagnolo ha indagato durante quasi due anni sulle esecuzioni sommarie di detenuti di cui è accusato Sperisen, interrogando quasi 200 persone nel Paese centroamericano per conto della commissione indipendente creata nel dicembre 2006 con un trattato tra il Guatemala e le Nazioni Unite.

In quell'anno le autorità guatemalteche avevano deciso di riprendere il controllo del penitenziario di Pavon, presso la capitale, che da tempo era controllato dai detenuti stessi ed era divenuto teatro dei ogni sorta di traffico. L'operazione "Pavo Real" ("Pavone"), per la quale erano stati mobilitati 3000 uomini di polizia ed esercito, si era conclusa con l'uccisione di sette detenuti.

Secondo l'accusa condotta dal procuratore Yves Bertossa, questi uomini sono stati uccisi a sangue freddo da un commando costituito da Sperisen.

Interrogato al riguardo, l'ex inquirente della CICIG ha dichiarato che tale gruppo doveva logicamente informare il suo capo delle proprie azioni. A suo avviso Sperisen, quale più alto responsabile del commando presente sul posto doveva sapere quanto stava avvenendo. Il commissario spagnolo ha aggiunto tuttavia di non disporre di molti elementi che dimostrino una partecipazione attiva dell'imputato alle esecuzioni extragiudiziali.

Secondo l'ex inquirente, è stato appurato che Sperisen si trovava nell'abitazione privata che un detenuto si era fatto costruire all'interno delle mura di cinta del penitenziario quando questi è stato abbattuto. Era pure presente quando un uomo trovato morto è stato posto a margine dei prigionieri riuniti su uno spiazzo.

Il teste ha precisato che il gruppo segreto costituito da Sperisen non era il solo in seno all'apparato statale guatemalteco. Altri due organismi paralleli erano già operativi quando il "Vichingo" - così l'oggi 47enne svizzero-guatemalteco era soprannominato per la sua imponente statura e i capelli color ruggine - aveva assunto il comando della polizia nazionale del Guatemala nel luglio 2004.

Uno di questi gruppi criminali era diretto dal venezuelano Victor Rivera e faceva capo direttamente al ministro dell'Interno dell'epoca, Carlos Vielmann, ha spiegato l'ex inquirente della CICIG. Esso si occupava di casi "sensibili" come gli assassinii e i sequestri di persona.

Il processo prosegue questo pomeriggio con la testimonianza di un altro ex inquirente della CICIG.

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