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L'associazione fu fondata per la difficile condizione dei dipendenti al termine della Prima guerra mondiale
ZURIGO - L'Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) compie 100 anni domani. A portare alla sua fondazione fu la difficile condizione in cui versavano i dipendenti degli istituti finanziari verso la fine della Prima guerra mondiale.
Il malcontento degli impiegati di banca, che oggi definiremmo dei "working poor", sfociò in uno sciopero dell'associazione zurighese del settore. Un grande evento, sottolinea in una nota odierna l'ASIB, svoltosi ancora prima dello sciopero generale. Questa azione di successo ha creato le basi per il partenariato sociale nel settore, che vige tuttora.
In una conferenza stampa tenuta oggi a Zurigo, l'associazione ha colto l'occasione per porre l'accento sulle sfide attuali con le quali è confrontata la professione. L'attività bancaria è cambiata molto negli ultimi 20 anni e si è assistito anche a un grande mutamento che hanno portato a grossi guadagni sul capitale e a sistemi di bonus a volte insostenibili, ha rilevato il presidente dell'ASIB, Peter-René Wyder.
La crisi bancaria del 2007 ha da parte sua comportato una regolamentazione più severa e un riorientamento del settore, con ristrutturazioni e tagli di posti di lavoro. Delle 331 banche di allora, oggi ne restano 261. Ad essere particolarmente colpita è stata la piazza finanziaria ticinese.
Alla luce di questa situazione, l'associazione chiede maggiori misure di protezione per il personale di banca. È importante, precisa, intervenire in difesa dei salari, della parità fra i sessi e promuovendo la digitalizzazione.
