Si tratta di una malattia virale altamente contagiosa che dall'est Europa si sta diffondendo anche in Europa occidentale
BERNA - È allarme anche in Svizzera per la peste suina africana, una malattia virale altamente contagiosa e dall'esito quasi sempre mortale, che dalla Repubblica Ceca si è diffusa anche nell'ovest dell'Europa. Per evitare il contagio di cinghiali e suini, è stato approntato un piano di prevenzione affinché questa patologia, innocua per l'uomo, non si introduca anche da noi.
Cacciatori e guardiacaccia sono tenuti a notificare all'ufficio veterinario cantonale tutti i cinghiali trovati morti e gli abbattimenti di animali malati e della selvaggina infortunata, indica una nota odierna dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).
Le carogne dei cinghiali devono venir sottoposte all'esame della malattia secondo le istruzioni dell'ufficio veterinario cantonale competente.
Attualmente i prodotti a base di carne suina contaminati importati da territori colpiti dalla malattia rappresentano il pericolo più grande. Per questa ragione si sconsiglia di portare con sé provviste per il viaggio (carne e insaccati) dagli Stati membri dell'UE colpiti: Repubblica Ceca, Romania, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania.
L'importazione di carne e insaccati è vietata nel traffico viaggiatori provenienti da Stati terzi interessati come l'Ucraina, la Moldavia, la Russia e la Bielorussia, poiché il contagio può avvenire se i cinghiali mangiano questi resti alimentari gettati via o se questi vengono dati da mangiare ai suini domestici.