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SVIZZERABenzina vietata a partire dal 2050: lo chiede un'iniziativa

26.03.18 - 17:50
Sarà lanciata in maggio. Per il suo promotore è la logica conseguenza dell'aver sottoscritto l'Accordo di Parigi sul clima
Keystone
Benzina vietata a partire dal 2050: lo chiede un'iniziativa
Sarà lanciata in maggio. Per il suo promotore è la logica conseguenza dell'aver sottoscritto l'Accordo di Parigi sul clima

ZURIGO - Vietare benzina, gasolio e olio da riscaldamento in Svizzera a partire dal 2050: è quanto chiede un’iniziativa popolare che un giornalista svizzero tedesco si appresta a lanciare nel corso di questa primavera con l’appoggio di alcune organizzazioni ambientaliste e di esperti di questioni ambientali.

Per Marcel Hänggi, specializzato egli stesso nei temi dell’ecologia, chiudere definitivamente e per legge con le energie fossili rappresenta la logica conseguenza dell’aver firmato e ratificato l’Accordo di Parigi sul clima nel 2015, riporta il Tages-Anzeiger. Il trattato, sottoscritto da 195 Paesi, omette infatti di dare delle disposizioni specifiche su come realizzare l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi centigradi rispetto all’era preindustriale. L’iniziativa - il cui testo non è ancora definitivo e che dovrebbe chiamarsi “Per la protezione dei ghiacciai” - introdurrebbe nella costituzione federale un articolo 74a che obbligherebbe Confederazione e Cantoni a ridurre le emissioni di gas serra a zero e vieterebbe i carburanti fossili e i prodotti derivati dal 2050.

Oltre a Hänggi, dietro il progetto ci sono Greenpeace, il WWF, l’avvocato ambientalista Heribert Rausch, l’Associazione Fossil-free e l’Associazione Anziane per la protezione del clima. Da noi contattato, il giornalista fa sapere che, al momento, non ci sono personalità o privati dalla Svizzera italiana nel suo gruppo.

Sul Tages-Anzeiger, economiesuisse boccia l’idea: tocca un tema «importante», ma punta troppo in alto, va contro la libertà economica, toglie alla Svizzera la necessaria flessibilità su come ridurre le emissioni e punta troppo in alto. Sulle possibili ripercussioni dell’iniziativa a livello economico, Hänggi immagina dal canto suo di applicare il modello del “border tax adjustment”: «Se un’azienda svizzera sopporta maggiori costi a causa del nuovo regolamento se li vede rimborsati al momento dell’esportazione (a meno che quest’ultima non sia verso un Paese che ha prescrizioni simili). All’inverso, per prodotti importati da Paesi che non hanno norme simili dovrà pagare dei costi aggiuntivi al momento dell’importazione», ci spiega.

Il comitato di iniziativa dovrebbe essere fondato in maggio e, nello stesso periodo, dovrebbe essere definito il testo del progetto. La raccolta firme dovrebbe cominciare a inizio 2019.

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COMMENTI
 

gigipippa 6 anni fa su tio
W il nucleare !!!

Bandito976 6 anni fa su tio
Io la vieterei giá oggi. Troppo inquinamento e troppe automobili con 1 solo conducente a bordo. Inoltre siccome l'asfalto é un derivato, niente piú strade.

sedelin 6 anni fa su tio
é ora di lanciare un'iniziativa contro le chemtrails, quelle sì che ci stanno facendo ammalare e uccidendo lentamente!

miba 6 anni fa su tio
Ho capito: che c'è troppa gente che ha il buon tempo da perdere
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