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SVIZZERA«Non abbiamo fornito alcun fucile ai tiratori scelti»

23.03.18 - 12:00
Il presidente della direzione di Ruag precisa alcuni dettagli in merito alla perquisizione ordinata dal Ministero pubblico della Confederazione
Keystone
«Non abbiamo fornito alcun fucile ai tiratori scelti»
Il presidente della direzione di Ruag precisa alcuni dettagli in merito alla perquisizione ordinata dal Ministero pubblico della Confederazione

BERNA - Ruag non ha fornito alla Russia alcun fucile per tiratori scelti e nemmeno equipaggiamenti tecnici per elicotteri. Lo ha dichiarato oggi il presidente della direzione, Urs Breitmeier, dopo che ieri si è appreso della perquisizione ordinata dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) presso l'azienda parastatale e dell'inchiesta aperta per violazione della legge sul materiale bellico.

«Siamo delusi che un quadro dirigente della Ruag, violando il codice di condotta interno, abbia partecipato a un affare con terzi civili che noi non avremmo mai autorizzato», ha affermato Breitmeier ai media a Zurigo a margine della conferenza di bilancio del gruppo attivo nella tecnologia aerospaziale e negli armamenti.

L'MPC ha confermato ieri di aver avviato un'inchiesta dopo che la stessa Ruag aveva presentato una denuncia penale. Il quadro dirigente coinvolto nella vicenda è stato immediatamente sospeso. Nell'ambito delle indagini sono state messe sotto sequestro diverse informazioni e supporti informatici.

Segnalazione di un whistleblower - All'origine della denuncia della Ruag vi è stata una segnalazione di un whistleblower, secondo il quale il quadro dirigente aveva effettuato affari non autorizzati per milioni di franchi sia con il commercio di prodotti dell'azienda parastatale sia con prodotti di ditte concorrenti.

Breitmeier ha inoltre sottolineato che dal 2010 al 2014 la Ruag ha fornito munizioni alla Russia per il servizio di protezione del suo presidente con l'autorizzazione della Segreteria di Stato dell'economia (SECO). Tali forniture sono state poi sospese in seguito alle sanzioni inflitte contro Mosca nel 2014. La Ruag non ha però consegnato né fucili per tiratori scelti e neppure equipaggiamenti tecnici (secondo il "Blick" si tratterebbe di telecamere di sorveglianza) per elicotteri.

Non una perquisizione generale - Breitmeier ha spiegato che la perquisizione ha riguardato unicamente i locali dove lavorava il dipendente sotto accusa e non si è trattato di una perquisizione generale di Ruag.

Visto che l'inchiesta è tuttora in corso e vige la presunzione di innocenza, Breitmeier non ha fornito ulteriori dettagli. Il Ceo di Ruag ha dichiarato che l'azienda collabora pienamente con la giustizia, non nascondendo tuttavia che si tratta di «una storia molto spiacevole».

Stando all'"Handelszeitung", il quadro della divisione munizioni Ammotec della Ruag nonché il responsabile per la Russia presso Julius Bär avrebbero fatto affari per milioni di franchi con il commercio di armi. Sarebbero anche state pagate tangenti.

Ieri un portavoce della banca Julius Bär aveva dichiarato all'agenzia economica AWP «di aver preso atto delle accuse e di volerle esaminare attentamente». Il portavoce aveva aggiunto che il dipendente interessato è stato sospeso dal lavoro fino al termine dell'inchiesta.

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COMMENTI
 

Evry 6 anni fa su tio
Due metri di diverse misure, va molto bene la sispdnsilbe immediata dei responsabili na ka stessa cosa va fatta alla Ruoff !!!!! Cari CF vergognatevi !!!!!!
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