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SVIZZERAAggredì un'anziana con un'ascia, processo da rifare

21.03.18 - 17:27
L'uomo era stato prosciolto a causa dell'insufficienza di prove, ma il Tribunale federale ha stabilito che il processo è da rifare davanti al Tribunale cantonale
fotolia
Aggredì un'anziana con un'ascia, processo da rifare
L'uomo era stato prosciolto a causa dell'insufficienza di prove, ma il Tribunale federale ha stabilito che il processo è da rifare davanti al Tribunale cantonale

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha cassato una sentenza di proscioglimento pronunciata dal Tribunale cantonale vallesano nei riguardi di un uomo accusato di aver aggredito una pensionata con un'ascia nel luglio 2014 mentre l'anziana stava passeggiando con il cane nelle vicinanze del cimitero di Martigny (VS). La corte cantonale dovrà ritrattare il caso.

L'uomo in precedenza era stato condannato a sette anni di reclusione dal tribunale della località vallesana, ma i giudici cantonali lo hanno prosciolto a causa dell'insufficienza di prove relative alla sua presenza nel luogo in cui si è verificata l'aggressione.

Ora i giudici federali constatano che la vittima, una settantenne, per tre volte ha designato l'accusato quale suo aggressore. Pur non mostrandosi mai categorica nella sua versione dei fatti, non le si può negare credibilità avendo detto già in primo grado che l'accusato era il suo aggressore.

L'età che la donna gli aveva attribuito - un individuo tra 40 e 45 anni - è coerente con la propria percezione, ed non è pertinente che la Corte cantonale abbia considerato l'accusato (28 anni al momento dell'accaduto) non avesse l'apparenza di un uomo sulla quarantina. Proprio questa "disparità" di valutazione aveva indotto i giudici cantonali a ritenere che non potesse essere lui l'aggressore. Da qui il proscioglimento, applicando il principio "in dubio pro reo". Inoltre all'imputato avevano assegnato un indennizzo per torto morale di 120'000 franchi per la detenzione subita dal giorno dell'aggressione.

Sia la donna che il ministero pubblico si sono allora rivolti al TF, che ha dato loro ragione. Il processo è da rifare davanti al Tribunale cantonale.

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