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BERNAAdattarsi alla rivoluzione digitale nell’ambito della locazione

21.03.18 - 10:52
Il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione relativa alla modifica dell’ordinanza, L'ASI chiede misure per le piattaforme di ricerca di un alloggio
Keystone
Adattarsi alla rivoluzione digitale nell’ambito della locazione
Il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione relativa alla modifica dell’ordinanza, L'ASI chiede misure per le piattaforme di ricerca di un alloggio

BERNA - Nell’era della digitalizzazione, il Consiglio federale intende integrare l’ordinanza concernente la locazione e l’affitto di locali d’abitazione o commerciali. Il nuovo articolo prevede un consenso generale alla sublocazione ripetuta per brevi periodi al fine di facilitare le procedure amministrative. Il 21 marzo 2018 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione relativa alla modifica dell’ordinanza, che si concluderà il 3 luglio 2018.

La sublocazione è disciplinata dall’articolo 262 del Codice delle obbligazioni (CO). Il conduttore può sublocare in tutto o in parte la cosa con il consenso del locatore. Secondo il nuovo articolo 8a dell’ordinanza concernente la locazione e l’affitto di locali d’abitazione o commerciali (OLAL), su richiesta del conduttore il locatore può accordare in via generale il consenso di cui all’articolo 262 CO a sublocazioni ripetute per brevi periodi. In tal modo si mira a una semplificazione amministrativa per tutte le parti coinvolte.

La richiesta deve contenere le condizioni delle sublocazioni, in particolare l’importo della pigione, il numero di locali interessati e l’occupazione prevista. Il conduttore deve indicare al locatore i valori massimi.

Il locatore può negare il consenso generale segnatamente se l’utilizzo di una piattaforma di prenotazione o gli effetti di tale utilizzo gli causano un pregiudizio essenziale. Viene così concretizzato il motivo legale di rifiuto legato al pregiudizio essenziale.

La procedura di consultazione condotta presso i Cantoni, i partiti politici, le associazioni mantello e altre cerchie interessate si concluderà il 3 luglio 2018.

Il 15 novembre 2017 il Consiglio federale aveva preso atto del rapporto sulla regolamentazione nel settore degli alloggi che proponeva di adeguare l’OLAL.

L'ASI chiede misure per le piattaforme di ricerca - L’Associazione svizzera inquilini (ASI) è d’accordo per il rilascio di un’autorizzazione generale in favore degli inquilini che sublocano i loro appartamenti tramite l’utilizzo di una piattaforma internet quale Airbnb. Questa semplificazione evita il rischio di possibili disdette. L’ASI chiede tuttavia l’introduzione di misure per le piattaforme per la ricerca di un alloggio, volte a evitare che dai centri-città spariscano tutte gli spazi abitativi a disposizione.

Il Consiglio federale intende permettere ai proprietari di rilasciare un’autorizzazione generale agli inquilini che vogliono sublocare il loro alloggio tramite l’intermediazione di una piattaforma internet. Ha deciso di mettere pertanto in consultazione la modifica dell’ordinanza in questo senso. L’ASI è favorevole a questa semplificazione, che protegge dal pericolo di eventuali disdette gli inquilini che propongono il loro appartamento in locazione a turisti su Airbnb o altre piattaforme. La legge attuale, che prevede un’autorizzazione per ogni singolo rapporto di sublocazione è anacronistica. Questo ostacolo burocratico verrà meno e i rapporti tra inquilini e proprietari risulteranno così semplificati.

L’ASI tuttavia si aspetta che il Consiglio federale e i cantoni affrontino il problema che pone l’offerta di alloggi su questi tipi di piattaforme nella sua globalità, ogni anno infatti il numero degli alloggi messi a disposizione aumenta sempre più. Le autorità devono impedire che questa offerta su internet minacci il bisogno di un alloggio della popolazione. Bisogna assolutamente limitare la durata delle sublocazioni su queste piattaforme e adottare delle misure di pianificazione territoriale che si applichino anche ai proprietari che affittano in questo modo, come già fatto recentemente nel Canton Ginevra.

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