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SVIZZERAQuelli che non guidano mai e quando gli tocca... sono guai

13.03.18 - 06:13
Chi ha la patente (ma non la usa mai) quando si mette al volante è più a rischio incidenti, soprattutto in città. Il Tcs: «Senza pratica costante il rischio sale»
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Quelli che non guidano mai e quando gli tocca... sono guai
Chi ha la patente (ma non la usa mai) quando si mette al volante è più a rischio incidenti, soprattutto in città. Il Tcs: «Senza pratica costante il rischio sale»

ZURIGO - Oliver ha 25 anni e vive in città. È patentato ma non ha una sua automobile, quindi le volte che gli capita di doverne guidare sono assai rare. Quando succede però... la tensione sale: «Sono sempre molto nervoso, vado pianissimo e in autostrada sto sempre a destra, non sorpasso mai». E nel traffico urbano, non parliamone: «Sbaglio le preselezioni, non giro dove dovrei e trovare un parcheggio diventa un inferno».

Un caso più unico che raro? Assolutamente no, nelle aree urbane svizzere – quelle dove l'auto non è una necessità –  sono in moltissimi nelle stesse condizioni di Oliver. Un rischio reale per la sicurezza stradale, come conferma anche il Tcs: «La mancanza di pratica e di esperienza è uno dei fattori di rischio più importanti», spiega David Venetz del Tcs.

Chiunque percorra meno di 3'000 km all'anno sulla strada, infatti, è statisticamente sei volte più a rischio di fare incidenti di chi ne fa più di 14'000, lo sostiene un recente studio svolto nei Paesi Bassi.

«Guidando si acquisisce esperienza, si affrontano situazioni di traffico differenti e si impara a gestirle in maniera ottimale», conferma Uwe Ewert, psicologa del traffico per l'Ufficio prevenzione infortuni (Upi).

Il 61% degli svizzeri fra i 18 e i 24 anni ha una patente, non altrettanti hanno però l'accesso a un'automobile: «È un problema reale per molti», conferma André Spörndli della scuola guida zurighese Drive Z, «trascorrere una vita senza guidare mai e poi, tutto d'un tratto, trovarsi obbligati a farlo».

E c'è anche una componente culturale: «Dire che non si sa stare al volante e si è insicuri è un po' un tabù sociale, non si fa fatica a dire “io non so cucinare” ma per quanto riguarda la guida...». Quale il consiglio? «Chiedere ai genitori, agli amici con un auto di fare qualche giretto per tenersi sul pezzo», consiglia Spörndli, «oppure una possibiltà è rivolgersi alla scuola guida, anche per un corso di aggiornamento».

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COMMENTI
 

87 6 anni fa su tio
E quindi? Ci teniamo così questi pericoli della strada o si cerca di risolvere in maniera concreta? Ah no, dimenticavo. Il pericolo deriva unicamente da chi si muove più o meno veloce (e da chi posteggia leggermente fuori dalle linee), mica da chi va piano, quasi fermo, in mezzo ad un tratto trafficato.¶ Domanda: non si potrebbero confrontare i titolari di una licenza di condurre (patente) con i titolari di una licenza di circolazione (carta grigia), e convocare coloro che non hanno un doppio riscontro (sia patente che carta grigia) per un controllo di capacità alla guida dopo 4 anni? Chiaro le carte grigie di persone giuridiche non saranno considerate.¶ I giovani neopatentati per risparmiare sull'assicurazione, chiedono di intestare l'auto ai genitori. È quindi logico che i meno esperti alla guida (e che utilizzano meno l'auto), non avranno il doppio riscontro che ho accennato poco fa.¶ Ciò non toglie che sarebbe opportuno anche fare un riesame dopo 10/12 anni a tutti i conducenti.¶ O forse meglio non farli questi riesami? Non sia mai che togliamo preziosi contribuenti dalle strade, che con le proprie infrazioni stradali possano finanziare le varie cassette dei controlli facili.
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