Il produttore svizzero di armi pubblicizza sulla propria rivista fucili usati dalla Wehrmacht. Critico il il Gruppo per una Svizzera senza esercito: «Pubblicità fuori luogo»
BERNA - L’ultimo numero della rivista dedicata alle armi di Swiss Arms è destinato a far discutere. Anzi, ha già aperto il dibattito. La questione ruota attorno alla promozione di due fucili appartenuti al periodo nazista e realizzati dal produttore tedesco German Sport Guns.
Si tratta di una riproduzione di una mitragliatrice in voga durante la seconda guerra mondiale e usata dalla Wehrmacht, e di un fucile che le forze armate tedesche avevano introdotto nel 1943. Le due armi sono state presentate all’interno di una pagina intitolata “Vivere la storia”, dove la grafica del testo era realizzata con i caratteri grafici tipici degli anni venti e trenta. Il tutto contornato dall’immagine in bianco e nero di soldati combattenti.
«Una pubblicità completamente fuori luogo» - Insomma ce n’è abbastanza per indignarsi. Almeno secondo il Gruppo per una Svizzera senza esercito. Il suo segretario Lewin Lempert, che ha scoperto la pagina promozionale del giornale, si è indignato che simili armi usate durante la seconda guerra mondiale vengano pubblicizzate in una pagina chiamata “Vivere la storia”. «Se ci si rende conto di quali atrocità abbia commesso la Wehrmacht, tale pubblicità risulta quantomeno fuori luogo».
Per il Gruppo Svizzera senza esercito, anche se si tratta solo di marketing e delle repliche di armi della Wehrmacht realizzate da un produttore tedesco, il fatto che vengano presentate in una rivista svizzera per autorità e militari, è qualcosa di fortemente discutibile. Inoltre si chiede pure chi possa essere mai intenzionato a comprare questi tipi di armi.
Il silenzio di Swiss Arms - Chi respinge invece l’indignazione del Gruppo per una Svizzera senza esercito, è Robin Udry, segretario generale della Società per un diritto liberale sulle armi, ProTell. «Questi tipi di armi fanno parte della storia. Si tratta in fondo di mere repliche che non possono in alcun caso essere associate alle ideologie del Terzo Reich». Bocche cucite invece da parte di Swiss Arms, che interpellata in merito, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.