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VAUDLavora ed è integrato, ma deve lasciare la Svizzera

08.03.18 - 22:37
Un imprenditore kosovaro, la sua compagna e tre bambini saranno espulsi perché sprovvisti del permesso di soggiorno. Un ex collega: «I figli hanno l'accento vodese e non sono mai stati in Kosovo»
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Lavora ed è integrato, ma deve lasciare la Svizzera
Un imprenditore kosovaro, la sua compagna e tre bambini saranno espulsi perché sprovvisti del permesso di soggiorno. Un ex collega: «I figli hanno l'accento vodese e non sono mai stati in Kosovo»

LOSANNA - «A differenza dei rifugiati, coccolati dalle nostre autorità, non chiede niente a nessuno. Sta solo lavorando». Frank*, un imprenditore vodese, è arrabbiato da quando ha saputo che suo fratello Eldin*, un kosovaro di 35 anni, deve lasciare la Svizzera con la sua famiglia. Così - come riferisce 20 Minutes - hanno deciso il Servizio cantonale della popolazione, il Tribunale cantonale e il Tribunale federale. Il motivo? Non ha un permesso di soggiorno.

Eldin vive in Svizzera dal 2002. Si è sposato nel 2008, ma l'unione non è durata a lungo. A livello professionale, ha sempre lavorato nel campo del giardinaggio paesaggistico. Con successo. «Ha scalato tutte le tappe. Fino a quando mi ha proposto di comprare azioni della mia azienda nel 2017. E dire che non parlava nemmeno francese quando l'ho conosciuto!», racconta con entusiasmo Michel*, partner di Eldin. 

Un discorso analogo è quello di Ismet*, dirigente svizzero di una società a Collombey (VS): «Eravamo ex colleghi a Losanna, molto tempo fa, siamo rimasti in contatto. Non mi vergogno di dire che lavora meglio di me», sottolinea.

Eldin, oggi, convive con una connazionale. La coppia ha tre bambini di cui uno in fasce. «I due più grandi hanno l'accento vodese e non hanno mai messo piede in Kosovo», aggiunge Ismet.

A priori, nulla impedisce a una persona stabilita all'estero di essere azionista di una società svizzera. È diverso per l'autorizzazione al soggiorno in Svizzera. 

Per i giudici, lo stato di salute di uno dei figli, malato, può essere seguito da "soggiorni turistici" in Svizzera. L'osservazione fa balzare dalla sedia l'avvocato Monica Mitrea: «Come si può trattare in questo modo un padre di una famiglia ben integrato, senza precedenti penali, senza debiti, che non ha mai fatto ricorso agli aiuti sociali e che svolge un ruolo attivo nell'economia Svizzera?».

* Nomi fittizi (soggetti noti alla redazione)

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