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BERNATubercolosi nella fauna selvatica, quattro Paesi per affrontarla

08.03.18 - 09:57
La Svizzera e il Principato del Liechtenstein finora non sono interessati dal fenomeno
Tubercolosi nella fauna selvatica, quattro Paesi per affrontarla
La Svizzera e il Principato del Liechtenstein finora non sono interessati dal fenomeno

BERNA - Nel territorio alpino la tubercolosi nella selvaggina rappresenta un pericolo per l’uomo e per gli animali. Da anni nel territorio alpino al confine tra Germania e Austria l’agente patogeno della malattia, il Mycobacterium caprae, viene riscontrato nei cervi, con casi isolati di contagio negli effettivi di bovini. La Svizzera e il Principato del Liechtenstein finora non sono interessati dal fenomeno. Tutti e quattro i Paesi continuano a essere ufficialmente riconosciuti come esenti dalla tubercolosi per quanto riguarda la popolazione di bovini.

I rispettivi servizi veterinari sono concordi sul fatto che il modo più efficace per limitare la tubercolosi nei cervi nello spazio alpino ed evitarne la diffusione sia attuare misure coordinate.

La dichiarazione sottoscritta il 7 marzo 2018 include i seguenti punti:

    • La sorveglianza e la lotta deve essere organizzata e attuata con maggiore coordinazione tra Germania, Francia, il Principato del Liechtenstein e la Svizzera. A tale proposito viene istituito un nucleo transnazionale.
    • La diffusione della tubercolosi nella selvaggina e i successi delle misure di lotta devono essere documentati in modo trasparente per tutti.
    • Devono essere affrontati insieme i casi in cui vi sono lacune nella ricerca.
      Le misure servono alla protezione della salute di uomo e animali e a garantire derrate alimentari sicure.

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