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SVIZZERAPresunta terrorista colombiana espulsa dalla Svizzera

07.03.18 - 20:40
La donna era stata arrestata lo scorso novembre durata una vasta operazione franco-elvetica
Presunta terrorista colombiana espulsa dalla Svizzera
La donna era stata arrestata lo scorso novembre durata una vasta operazione franco-elvetica

BERNA - Una colombiana arrestata lo scorso novembre in Svizzera durata una vasta operazione franco-elvetica contro il terrorismo islamico è stata espulsa dalla Confederazione. Secondo quanto confermato in serata all'ats dalla portavoce dell'Ufficio federale di polizia (fedpol) Cathy Maret, il provvedimento è stato messo in atto oggi.

La notizia è stata anticipata dalla trasmissione "10vor10" della televisione svizzero tedesca SRF. A carico della 23enne è ancora in corso un procedimento penale per attività terroristiche.

A febbraio, il giudice dei provvedimenti coercitivi del Canton Vaud aveva dato il via libera all'allontanamento dal Paese della ragazza come deciso dalla fedpol, secondo cui essa rappresenta una minaccia per la sicurezza interna della Svizzera. La difesa aveva annunciato l'intenzione di presentare un ricorso, che comunque non avrebbe provocato un effetto sospensivo della misura.

La giovane, madre di due figli piccoli, era stata fermata il 7 novembre 2017 contemporaneamente a diverse altre persone, tra cui suo marito, un cittadino elvetico di 27 anni per cui le manette sono scattate in Francia. È accusata di aver violato la legge federale che vieta i gruppi Al-Qaida e Stato islamico (ISIS) nonché le organizzazioni associate e di aver sostenuto un'organizzazione criminale.

Posta in detenzione preventiva per tre mesi, avrebbe dovuto ritrovare la libertà lo scorso mese, ma, vista la decisione di espulsione, così non è stato. È dunque rimasta dietro le sbarre in attesa dell'attuazione del provvedimento nei suoi confronti, concretizzatosi nella giornata odierna.

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