SVIZZERADomande d'asilo, 38 casi «rischiosi»

BERNA - Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha esaminato l'anno scorso 6466 dossier di richiedenti asilo per valutare possibili rischi per la sicurezza interna. In 38 casi, ha individuato situazioni potenzialmente rilevanti, proponendo di respingere la domanda.

Le cifre sono indicate nel rapporto di gestione del Consiglio federale, adottato a febbraio e pubblicato oggi. Nel 2016, il SIC aveva raccomandato di rispedire al mittente 14 richieste: il numero è dunque quasi triplicato nel giro di dodici mesi.

Anche i fascicoli passati sotto la lente dei servizi segreti alla ricerca di potenziali minacce per la Svizzera sono aumentati, dato che un anno fa erano 5202.

Spetta comunque alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) l'ultima parola riguardo a un'accettazione o meno delle domande d'asilo. Interrogato dall'ats a tal proposito, un portavoce non ha voluto precisare quale sia stata la decisione nei 38 casi sospetti. Ha tuttavia tenuto a puntualizzare che in linea di principio la SEM segue i "consigli" dell'intelligence elvetica.

Il SIC ha inoltre vagliato 5782 richieste di competenza del Servizio degli stranieri, sempre in rapporto a eventuali pericoli per la sicurezza della Confederazione. Esse riguardavano anche funzionari internazionali e accrediti di diplomatici, che in due occasioni il SIC ha suggerito di non rilasciare. In un altro paio di circostanze ha pure esortato a non concedere permessi di dimora, mentre in ulteriori sei si è schierato contro l'autorizzazione di un visto.

Sul tavolo degli 007 di Berna sono pure giunte 49'622 richieste di naturalizzazione: per sette di esse, il verdetto è stato negativo. Infine, nell'ambito degli accordi di Schengen, il SIC ha controllato 841'586 raccolte di dati riguardo a possibili rischi per la sicurezza interna, caldeggiando il rifiuto di due richieste di visto.