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CANTONE / SVIZZERA«Stiamo facendo abbastanza contro le organizzazioni mafiose?»

07.03.18 - 12:55
Marco Chiesa ha presentato un'interrogazione alla luce di quanto emerso dall'indagine "Stige"
Keystone
«Stiamo facendo abbastanza contro le organizzazioni mafiose?»
Marco Chiesa ha presentato un'interrogazione alla luce di quanto emerso dall'indagine "Stige"

BERNA - Nel mese di gennaio le autorità italiane hanno condotto l'operazione Stige contro le cosche mafiose del versante ionico crotonese e cosentino. Stige, coordinata dalla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Grattere, ha portato all'arresto di 169 persone, una dozzina delle quali residenti nel comasco e nel varesotto.

Marco Chiesa ha inoltrato quest'oggi un'interrogazione in merito alle dichiarzaioni rilasciate dal Capo della Procura di Catanzaro, che ha affermato: «In Paesi come la Svizzera la mafia è presente. La gente pensa che non c'è perché non ci sono morti, spari sulle serrande o auto bruciate. Così l'opinione pubblica non si accorge di nulla e la politica non è costretta a intervenire». 

Il Consigliere nazionale UDC ricorda come «anche nel nostro Paese, si ritiene che vieppiù il riciclaggio passi attraverso l’economia reale: esercizi pubblici, negozi e imprese edili». Per Chiesa «le 37 inchieste italiane per mafia che dal 2010 hanno toccato anche la Svizzera, sono un richiamo forte e chiaro a un atteggiamento proattivo in un ambito che merita la massima attenzione anche da parte delle autorità di perseguimento penale della Confederazione».

Ciò che viene contestato è il coinvolgimento di queste autorità: «Le risposte date nell'ambito del reportage della RSI (non coinvolgimento in “Stige”; mera prestazione di assistenza giudiziaria passiva), la scarsità di tangibili risultati investigativi e giudiziari e gli effetti di loro recenti riorganizzazioni (eliminazione dei dirigenti operativi nelle Sedi distaccate per quest’ambito) mostrano l’oggettivo venire meno, rispetto al recente passato, di tale attenzione e un preoccupante disimpegno su questo fronte».

Per questo motivo il consigliere nazionale UDC chiese se «l’attuale attività di Fedpol e del Ministero pubblico della Confederazione nel quadro del contrasto alle organizzazioni criminali di origine italiana è frutto di una strategia. «Quando, come e in considerazione di quali fattori sono state eventualmente elaborate e implementate tali strategie?», domanda inoltre Chiesa, che conclude chiedendo se altri fenomeni condizionano attualmente, in termini quantitativi, l’impegno di fedpol e dell'MPC su questo fronte.

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COMMENTI
 

castigamatti 6 anni fa su tio
ma certo che riciclano denaro in Svizzera... tutte le società che in questi ultimi anni hanno aperto bar e ristoranti di lusso in centro a Lugano, sono in mano a Italiani...tutti ricchi imprenditori che vogliono investire in Svizzera? non credo... ma la politica CH avrà il suo bel tornaconto, altrimenti non si spiega
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