L'ex stratega della Casa Bianca ha elogiato il populismo: «È nato in Svizzera quando nel 1992 avete votato contro lo Spazio economico europeo»
ZURIGO - Steve Bannon, lo stratega che ha portato Donald Trump alla Casa Bianca, si è espresso questa sera a Zurigo in un incontro pubblico con il direttore della Weltwoche Roger Köppel.
La serata è stata aperta alle 20 dal Consigliere nazionale UDC Köppel, che ha introdotto il super-ospite: «La prima volta che ho letto di lui, ho avuto l’impressione che fosse il diavolo, Mefisto in persona. In realtà non lo è, anzi, è interessante».
L’ex stratega della Casa Bianca si è espresso sulla campagna elettorale di Donald Trump, da lui coordinata: «Gli americani erano delusi, perché Obama non aveva portato il cambiamento. Volevano indietro la loro nazione, desideravano che l’America tornasse a essere grande. Lo hanno votato perché voleva limitare la migrazione e proteggere i posti di lavoro».
«Blocher è stato il primo Trump» - Bannon sta lavorando per costruire una sorta di Internazionale populista, «un esercito per diffondere le idee del nazionalismo economico», come lui stesso l’ha definito negli scorsi giorni. Per questo ha deciso di concentrarsi sull’Europa e sul nostro Paese: «Il movimento populista di destra è nato qui con il referendum del 1992, quando gli svizzeri hanno deciso di non prendere parte allo Spazio economico europeo (SEE). Blocher è stato Trump prima che Trump ci fosse».
«Trump è una persona straordinaria» - Incalzato da Köppel, Bannon ha risposto all'accusa che spesso gli viene mossa di essere razzista: «Non è così, sfido chiunque a dimostrare il contrario». E su Trump la sua idea è chiara: «Abbiamo avuto alti e bassi, ma è una persona straordinaria. Un grande uomo che ha ottenuto una grande vittoria. Ha uno stile di governo non convenzionale, ma i risultati ci sono e convincono». L’ex stratega della Casa Bianca ha poi confermato che è lo stesso presidente americano a scrivere i suoi - spesso controversi - tweet.
L’Europa - Rispondendo alle domande del pubblico, Bannon ha criticato aspramente l’Europa: «Se Bruxelles non inizierà ad ascoltare la gente, non durerà molto. Non puoi portare centinaia di migliaia di migranti in Europa e dire alla popolazione che non è un loro problema. È un sistema che non può durare a lungo».
E sulle elezioni italiane (Bannon è stato in Italia nei giorni scorsi, ndr.) ha commentato: «Due terzi degli italiani hanno votato contro l’establishment».