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BERNASSR: «Ridurremo la spesa e rinunceremo alla pubblicità nei film»

04.03.18 - 15:34
La reazione a caldo del servizio pubblico dopo l'esito sull'iniziativa contro il canone radio-televisivo. Marchand: «Taglieremo anche alcuni posti di lavoro»
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SSR: «Ridurremo la spesa e rinunceremo alla pubblicità nei film»
La reazione a caldo del servizio pubblico dopo l'esito sull'iniziativa contro il canone radio-televisivo. Marchand: «Taglieremo anche alcuni posti di lavoro»

BERNA - Riforme e taglio dell'organico, nonostante il chiaro no all'iniziativa No Billag: la SSR ribadisce la volontà di prendere sul serio le critiche che le sono state mosse durante la campagna di votazione. L'azienda ridurrà la spesa, risparmiando 80 milioni, rinuncerà alle pubblicità durante i film e potenzierà la collaborazione con gli altri media.

«Non un traguardo, ma solo l'inizio» - «È un bel giorno per la SSR, che vede rafforzata la propria legittimazione come azienda di servizio pubblico», ha affermato il presidente del consiglio d'amministrazione Jean-Michel Cina in occasione di una conferenza stampa a Berna, stando a un comunicato. «È un bel giorno anche per le 34 reti radiofoniche e televisive private in parte finanziate dal canone». E ancora: «oggi gli svizzeri hanno scelto di sostenere un'idea solidale e multiculturale del nostro paese».

«Questa domenica 4 marzo sarà ricordata come una data cruciale per la storia della SSR», gli ha fatto eco il direttore Gilles Marchand. «Siamo molto contenti, certo, ma siamo pienamente consapevoli dell'impegno che dobbiamo assumerci». Per la SSR «questo risultato non è un traguardo, ma solo un inizio», ha puntualizzato Marchand. «Ci impegna ad adeguare la nostra azienda alle nuove condizioni quadro e ai nuovi bisogni della società, prendendo in considerazione sia le aspettative che le critiche».

«Piano per ridurre la spesa» - I risparmi - circa 80 milioni - riguarderanno inizialmente i processi di produzione, le infrastrutture, la tecnica, la distribuzione e le spese amministrative. Questo sia alla direzione generale della SSR che nelle singole unità aziendali. Dove e come esattamente si interverrà non è ancora chiaro, ma saranno interessati posti di lavoro, ha spiegato Marchand. La SSR discuterà della riduzione d'organico con i partner sociali e comunicherà a tempo debito.

Altri 20 milioni saranno reinvestiti: la SSR cambierà cioè la priorità nell'elargizione di questi mezzi. «Nella campagna di votazione abbiamo sentito il pubblico giovane, che vuole interagire in modo nuovo con i media».

Tre missioni - L'organizzazione si concentrerà su tre missioni: un'informazione indipendente ed equilibrata nelle quattro lingue nazionali alla quale sarà consacrato il 50% delle entrate derivanti dal canone; produzioni culturali diversificate, in particolare film e serie TV svizzeri; e adeguamento della propria offerta digitale ai bisogni della società, attraverso la creazione di una efficiente piattaforma multilingue che raccoglierà e valorizzerà i contenuti di servizio pubblico di tutte le unità aziendali.

Il grande dibattito sui media - proseguono i vertici - ha mostrato che la popolazione vuole una differenziazione più chiara tra le offerte pubbliche e quelle private. Ecco perché, a partire dal 2019, la SSR rinuncerà ad interrompere i film con blocchi pubblicitari. Per definire al meglio l'offerta digitale, rinuncerà a pubblicare contributi testuali senza riferimento a video o audio sui siti di informazione di SRF, RTS e RSI. Ciò permetterà di fare una chiara distinzione tra l'offerta online del servizio pubblico e quella dei giornali, si dice convinto l'ente.

Collaborazioni con altri media - Per contribuire a rafforzare la piazza mediatica svizzera di fronte alla concorrenza internazionale, la SSR cercherà inoltre ancora più attivamente di instaurare collaborazioni utili con gli altri media svizzeri. In ambito commerciale, la SSR prende atto del mantenimento del divieto di pubblicità online e non proporrà pubblicità mirata a livello regionale, anche se in futuro dovesse essere consentita. La SSR resta aperta a ogni possibile soluzione costruttiva riguardo alla sua discussa partecipazione nella gestione della società Admeira, in particolare favorendo l'ingresso di nuovi azionisti nel capitale societario.

La SSR darà anche libero accesso ai propri archivi audiovisivi, analogamente a quanto accade per l'offerta di video d'informazione. La SSR si impegnerà inoltre con i suoi partner privati a lanciare una piattaforma nazionale per tutte le radio svizzere, sia pubbliche che private, e avvierà nuovi partenariati relativi alle reti DAB Swiss Pop, Swiss Jazz e Swiss Classic. Infine, prolungherà il contratto con l'Agenzia telegrafica svizzera (Ats) alle condizioni attuali fino alla fine del 2019 per aiutarla nella difficile fase di trasformazione che sta vivendo.

I dettagli del piano di risparmio e di reinvestimento saranno presentati in estate. L'attuazione prenderà avvio nel 2019 e durerà cinque anni.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Il bello è che non solo l'iniziativa è stata sbaragliata da un pesantissimo risultato ma anche la partecipazione è stata da record... quindi nessuna scusa per i perdenti, asfaltati DUE VOLTE!... hi hi hi

MIM 6 anni fa su tio
Io non riesco a far quadrare il cerchio: la SSR annuncia tagli, ridimensionamenti, e meno pubblicità; Billag aumenterà gli incassi dal 2019. Non ci vuole una laurea in matematica per capire che qualcosa non quadra. Il surlplus andrà alle reti private? ;-) La Lamal ha fatto scuola.

pillola rossa 6 anni fa su tio
Giornalismo compulsivo.

siska 6 anni fa su tio
...ma l'ipotetica beffa, ( ahimé purtroppo non verrà mai attuata) per i soldatini masochisti che ci godono ad auto tassarsi o auto infliggersi frustate a suon di polizze di versamento, di questo paese Pro SsR é che potrebbero mah chi lo sa, decidere di NON far pagare il canone a chi sta sotto la soglia dei Chf. 2200.- o meglio Chf. 2000.- in quanto poveri. Ah sarebbe uno sballo! Ma va da sé che se é stato deciso così che dire, no comment!

Meck1970 6 anni fa su tio
Dai... il canone dal 2019 costerà solamente FR 365. Che cosa volete che sia ....

Viperus 6 anni fa su tio
Ora promettono mari e monti e poi in fin dei conti sarà sempre la solita solfa...

Viperus 6 anni fa su tio
Molto bene!

TI.CH 6 anni fa su tio
Cara SSR invece di tagliare posti di lavoro cominciate a ridurre gli stipendi dei CEOP

tip75 6 anni fa su tio
siamo in mano ad una manica di barabbini mangiasoldi

Um999 6 anni fa su tio
Risposta a tip75
Non dimenticare che è il popolo che ha deciso, no una manica di barabbini .... questa è la realtà

aquila bianca 6 anni fa su tio
Dal risultato si evince che molti sostenitori del SI, non sono stati coraggiosi a sufficienza e "terrorizzati" dalla campagna mediatica, hanno deviato sul NO.... ;-(( Si parla di migliorie che fanno sorridere; togliere la pubblicità durante la visione di film... (nella norma ne si vede solo UNA..)....trasmettere film e serie di film svizzeri... ?? ;-))))))) Non si parla del decurtamento dei vari stipendi stratosferici, stessa storia con la mole di giornalisti inviati per servizi dove ne basterebbe un terzo.... ; (( In poche parole, chi ha beneficiato del LUSSO offerto, continuerà a beneficiarne.... ;-((( Ma d'ora innanzi, il canone, lo pagheranno anche i collaboratori.... ?? Riduzione del personale... ??? lasceranno a casa una qualche collaboratrice dedita alle pulizie... resteranno i raccomandati/partenti/amici/amici degli amici.... e la situazione resterà invariata... ;-((( TANTO RUMORE PER NULLA.... !!!!

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Caspita, dopo questa attenta analisi tieniti pronta perché potrebbero chiamarti come direttore generale. Quante competenze e idee innovative. Ma va là....

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Uhhh, come brucia la tremenda asfaltata... come brucia... adesso si parla spaddirittura di votanti costretti col terrore a cambiare schieramento... aha aha aha aha aha aha aha aha

roma 6 anni fa su tio
...la prima spesa da tagliare è l'eurosong

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Non riesco a capire tutta questa smania di vedere saltate dei posti di lavoro. Vi scatenate per ogni chiusura di azienda e poi vinrallegrate se qualche dipendenti della SSR viene lasciato a casa. Servono psicologi, tanti psicologi, è molto bravi.

Evry 6 anni fa su tio
Il tutto sarà monitorato attentamente
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