E con un piano a prova di bomba adesso riceve circa 43'000 franchi all'anno. Berna: «Non è una tendenza», ma le autorità cantonali sono preoccupate
ZUGO - Ha trasferito il suo domicilio dall'estero a Zugo «esclusivamente per percepire una pensione svizzera» come ha dichiarato lui stesso alle autorità di Zugo e come riporta la Luzerner Zeitung. E grazie a uno schema a prova di bomba ce l'ha fatta.
Piano inattaccabile - È arrivato su suolo elvetico a 62 anni, ha iniziato a lavorare in una piccola ditta diventandone con gli anni dirigente. A un certo punto ha ceduto l'azienda alla compagna e si è fatto assumere dalla stessa. Ha dichiarato un reddito annuo di circa 90'000 franchi dal 2010 al 2013. Poco o niente finiva nelle casse dell'Avs, perché l'azienda non generava abbastanza utili. Per questo l'uomo era riuscito a beneficiare - a tratti - anche dell'indennità di disoccupazione.
34'000 franchi all'anno - E poi, giunto il momento e l'età, si è pensionato. Attualmente riceve 1'620 franchi annui di pensione svizzera e 8'400 franchi (annui) da quelle del suo paese. Visto che i soldi percepiti non sono sufficienti per una vita dignitosa riceve anche 24'000 franchi all'anno di prestazioni complementari e può usufruire del sussidio per la cassa malati per circa 4'000 franchi.
Non è illegale, ma alla fine pagano i contribuenti - In tutto questo non c'è niente di illegale ma, malgrado ciò, le autorità sono preoccupate: «Se questo esempio iniziasse a fare scuola potrebbe essere abbastanza rischioso», spiega a 20 Minuten il direttore dell'Istituto delle assicurazioni sociali di Zugo Rolf Lindemann. Stando al Cantone ci sarebbero altri casi simili: «Se la faccenda dovesse diventare insostenibile l'unica soluzione sarà aumentare l'aliquota. Insomma, alla fine pagheranno i contribuenti».
«Lavorino almeno 5 anni, se no niente» - Non ci sta però il nazionale Udc Sebastian Freher: «L'immigrazione in sé non è un male per la Svizzera, ma di sicuro chi ne approfitta c'è. Se ci sono gli stranieri che lavorano in Svizzera e contribuiscono, e quindi ricevono il giusto, ma non tutti sono così». Frehner chiede quindi una revisione del sistema attuale: «Almeno 5 anni di contributi, altrimenti niente pensione».
Berna: «Non è una tendenza» - Secca la risposta di Berna: «Su 204'800 persone che percepiscono l'Avs con le prestazioni complementari (PC), gli stranieri sono una netta minoranza di 25'700», spiega Sohns Harald dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (Ufas), «inoltre non vi è nessun dato che faccia presupporre a un aumento fuori norma della domanda. È tutto in linea».
Il Ps non è preoccupato - Per la socialista Silvia Schenker non c'è nulla di male: «Se uno straniero si trasferisce da noi per lavorare, anche se non è più giovane, è giusto che riceva una pensione». L'indennità ricevuta dall'estero è comunque conteggiata per la decisione di quanto verrà poi erogato dalle casse svizzere.