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BERNACassis difende la sua strategia europea e presenta «tre tasti reset»

31.01.18 - 18:26
Presentati i principali assi della politica che si adotterà con l'Ue
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Cassis difende la sua strategia europea e presenta «tre tasti reset»
Presentati i principali assi della politica che si adotterà con l'Ue

BERNA - Mentre da più parti, visto lo scadere dei "100 giorni", giungono critiche all'operato di Ignazio Cassis, il consigliere federale ha tenuto oggi una conferenza stampa per esporre quelli che saranno gli assi principali delle politica che la Confederazione attuerà con l'Unione europea.

Il liberale radicale a capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), accompagnato dal nuovo capo della Direzione degli affari europei (DAE) Roberto Balzaretti, dalla Segretaria di Stato Pascale Bäriswyl e da Henri Gétaz, Direttore della Direzione Affari Europei, ha ricordato gli stretti legami della Svizzera con l'UE. Legami soprattutto economici. «Vogliamo il miglior accesso possibile al mercato europeo, con la massima indipendenza. È quello che vuole anche le gente», ha sottolineato Cassis.

Il consigliere federale ha ricordato i problemi da affrontare, come quello della Watch List: «Quanto subito a fine dell'anno, è per noi negativo. La Svizzera è stato messa nella lista grigia». Quindi ha ricordato la decisione della Commissione UE di concedere solo per un anno alla piazza finanziaria svizzera l'equivalenza con le norme Ue.

Cassis ha menzionato pure il particolare contesto storico, con i difficili avvenimenti degli ultimi quattro anni, da quando è stato negoziato l'accordo quadro. Il riferimento va ovviamente alla Brexit: «L'Ue ora è meno disposta a fare concessioni rispetto a prima».

Quindi ha promesso il suo impegno per raggiungere in tempi brevi l'accordo quadro: «Volerlo raggiungere non vuol dire dover firmare ogni accordo». Secondo il consigliere federale ci sono tuttavia degli spiragli per riuscire a raggiungerlo entro l'anno: «In caso contrario, si vedrà».

I tre "tasti reset" - Quanto al "tasto reset" (quello che Cassis ha promesso di premere, prima della sua elezione, nei rapporti con l'Ue), il consigliere federale ne rivela ora ben tre. Il primo riguarda i contenuti: «Abbiamo bisogno di stabilire quali accordi settoriali vogliamo».

Quindi si appella ai media, chiedendo di evitare speculazioni sulle decisioni del Consiglio federale: «questo indebolisce la posizione negoziale». È proprio la comunicazione il secondo "tasto reset". «Dobbiamo essere uniti all'interno prima di rivolgerci all'esterno».

Infine Cassis parla di un grosso problema nei negoziati con l'UE: la risoluzione delle controversie. «L'UDC teme che la Svizzera accetti "giudici stranieri". Ma noi abbiamo idee chiare su come procedere a nostro favore». Il terzo "tasto reset" fa riferimento all’organizzazione. «Abbiamo deciso per una conduzione a una testa».

Nuove nomine - Quindi sono state snocciolate le nuove nomine. La principale quella di Roberto Balzaretti, attuale capo (con titolo di ambasciatore) della Direzione del diritto internazionale pubblico e consulente giuridico del DFAE a Berna, ora a capo della Direzione degli affari europei (DAE), l’organo a cui compete la gestione del dossier europeo.

La DAE è l’organo dell’Amministrazione federale a cui compete la gestione del dossier europeo e che, alla luce delle sfide sempre più pressanti e numerose nel campo della politica europea, assumerà una maggiore funzione di coordinamento in questo ambito. Il nuovo direttore della DAE rileverà inoltre il coordinamento di tutti i negoziati con l’Unione europea dalla segretaria di Stato Pascale Baeriswyl, incaricata degli altri settori di attività del DFAE.

Per tutta la durata del suo incarico presso la DAE, il Consiglio federale ha conferito al signor Balzaretti il titolo di segretario di Stato. Il direttore uscente della DAE, il signor Henri Gétaz, è stato nominato segretario generale dell’AELS e rimarrà consulente per il DFAE fino al 1° settembre 2018, data in cui assumerà la sua nuova funzione.

 

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