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TURGOVIA«Ho pensato che il tappeto fosse pieno di foglie»

31.01.18 - 11:36
L'uomo che ha trovato il cadavere nel bosco di Zezikon lo scorso giovedì è ancora sconvolto. Un test del DNA rivelerà se si tratta del corpo della 21enne scomparsa da Turgi (Argovia)
20 Minuten
«Ho pensato che il tappeto fosse pieno di foglie»
L'uomo che ha trovato il cadavere nel bosco di Zezikon lo scorso giovedì è ancora sconvolto. Un test del DNA rivelerà se si tratta del corpo della 21enne scomparsa da Turgi (Argovia)

ZEZIKON - Giovedì scorso il corpo senza vita di una donna è stato ritrovato in un bosco di Zezikon, nel canton Turgovia, avvolto in un tappeto. La scoperta ha sconvolto la comunità, come pure la notizia che potrebbe trattarsi del cadavere di Isabella T., la 21enne argoviese scomparsa lo scorso 3 novembre da Turgi (Argovia).

«È orribile - ha commentato una donna che vive a Zezikon da oltre cinquant’anni -. Sono profondamente toccata da quanto è successo». Un’altra persona ha spiegato a 20 Minuten: «Probabilmente mi sarebbe venuto un infarto se avessi trovato io il corpo. Da ora in poi credo che eviterò quella zona». E c'è anche chi rincara la dose: «Vado lì tutti i giorni. Quando ho visto tutta quella polizia mi sono posto mille domande. Mai avrei pensato una cosa simile».

È stato Manfred Hunziker, 78 anni, a trovare il corpo. Lui è il proprietario di quel terreno e pensa che sia stato un caso scoprirlo: «Sono andato lì per vedere quali danni avesse provocato la tempesta. Mentre camminavo, ho visto un tappeto verde a circa 4 metri dalla strada. All’inizio pensavo fosse pieno di foglie e terra. Quando l’ho toccato, mi sono ritrovato con una ciocca di capelli in mano. Ho avuto paura e ho immediatamente chiamato la polizia».

La madre di Isabella T., nel frattempo, si è lasciata andare in uno sfogo con Tele M1: «La polizia è venuta da me perché hanno bisogno del DNA di mia figlia. Temo che la prossima volta che suoneranno alla mia porta, mi confermeranno che quel corpo è il suo. Spero e prego che non lo sia, ma non ho molte speranze».

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