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SVIZZERAAmmalarsi negli ospedali, succede a un paziente su venti

23.01.18 - 11:57
Stando a un’indagine svolta da Swissnoso, il 5,9% delle persone che si recano in un ospedale contrae un’infezione
Ti Press
Ammalarsi negli ospedali, succede a un paziente su venti
Stando a un’indagine svolta da Swissnoso, il 5,9% delle persone che si recano in un ospedale contrae un’infezione

BERNA - Capita di andare all'ospedale e di ammalarsi. Stando a un'indagine svolta da Swissnoso (centro nazionale per la prevenzione delle infezioni) tra 96 nosocomi su 13 mila malati nel 2017, emerge infatti che il 5,9% dei pazienti ha contratto un'infezione.

Tale dato, precisa una nota odierna dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), si situa nella media europea delle infezioni nosocomiali - ossia associate all'assistenza sanitaria - che è del 6% (dati del 2011-2012).

Negli ospedali elvetici di grandi dimensioni si osserva un maggior numero di infezioni rispetto a quelli piccoli o medi. Il motivo? I pazienti ricoverati nelle grandi strutture di regola sono affetti da malattie più gravi. Inoltre gli ospedali più grandi eseguono interventi maggiormente a rischio.

Come già rilevato in altre indagini, le infezioni postoperatorie di ferite (29% del totale) risultano le più frequenti, seguite dalle infezioni delle vie respiratorie inferiori (18%), delle vie urinarie (15%) e del flusso sanguigno (13%). Le infezioni colpiscono soprattutto i pazienti più anziani e i quelli della medicina intensiva.

Nei prossimi anni, Swissnoso prevede di ripetere questo genere di rilevamento per documentare i progressi nella lotta contro le infezioni evitabili negli ospedali svizzeri.

Per quanto attiene agli ospedali che hanno partecipato al rilevamento dei dati, per il Ticino figurano l'Ospedale Civico di Lugano, l'Ospedale Regionale Bellinzona e Valli, l'Ospedale Regionale di Locarno, l'Ospedale Regionale di Mendrisio, l'Ospedale Italiano di Lugano, la Fondazione Cardiocentro Ticino e la Clinica Luganese Moncucco.

Per i Grigioni l'ospedale cantonale di Coira, quello dell'Alta Engadina e quello della Surselva.

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