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L'eccezione (non a norma) di un locale del capoluogo potrebbe diventare il primo di una lunga serie: «I gerenti garantiscano igiene e sicurezza»
LUCERNA - Aveva generato un po' di scalpore la toilette unisex apparsa già nel 2016 all'interno del gettonatissimo ristorante Anker di Lucerna. Il bagno in questione, infatti, che ospitava clienti di ambo i sessi era un po' salito ai doveri della cronaca, finendo anche su queste pagine, per via della sua natura decisamente eccezionale.
Figlia della necessità, non vi era spazio a sufficienza dopo i lavori di ristrutturazione per due toilette, era – di fatto – illegale, ma non dispiaceva affatto alla clientela. Al locale era stato dato fino a marzo 2017 per mettersi in regola ma... ad oggi non è stato fatto nulla.
Ora, però, il wc dell'Anker rischia di fare scuola perché il Cantone sta seriamente valutando l'opzione di aprire ai servizi unisex in maniera generalizzata nel settore della ristorazione.
La mozione, proposta dal socialista Giorgio Pardini vuole dare più libertà agli esercenti nel gestire questo aspetto. Il testo passerà presto al vaglio del Gran consiglio: «Se è garantita la sicurezza e l'igiene, allora è giusto che siano gli stessi operatori a decidere quale sia la soluzione migliore per il proprio locale e per la propria clientela».
Stando all'azienda Remimag, che gestisce l'Anker, il brusio attorno al famigerato primo bagno “ambogeneri” del Cantone ha stuzzicato la curiosità di parecchi: «Quando si è cominciato a parlarne in diversi sono venuti da noi», ricorda l'amministratore delegato Bastian Eltschinger, «non vedevano l'ora di vedere come fosse».
