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GRIGIONI WEF, Greenpeace chiede maggiore responsabilità alle aziende e ai governi

18.01.18 - 17:38
Alcuni militanti di Greenpeace hanno eretto una statua di sei metri raffigurante l'allegoria della giustizia nei pressi di Davos
Keystone
WEF, Greenpeace chiede maggiore responsabilità alle aziende e ai governi
Alcuni militanti di Greenpeace hanno eretto una statua di sei metri raffigurante l'allegoria della giustizia nei pressi di Davos

DAVOS - Greenpeace rivendica maggior giustizia e responsabilità da parte delle aziende e dei governi presenti al World Economic Forum (WEF) di Davos (GR). L'Ong ha pubblicato oggi un documento per mettere fine ai danni all'ambiente provocati dal settore privato.

A pochi giorni dall'apertura del Forum economico, alcuni militanti di Greenpeace hanno eretto una statua di sei metri raffigurante l'allegoria della giustizia nei pressi di Davos.

L'organizzazione esorta i governi a mettere in atto regole vincolanti ed efficaci a livello globale per obbligare le aziende ad assumersi le loro responsabilità nel caso in cui commettano violazioni dei diritti umani o arrechino danni all'ambiente.

Secondo l'Ong, gli attori del settore privato approfittano di scappatoie presenti nel diritto societario e internazionale oppure negli accordi fiscali e nei trattati d'investimento per fare profitti sulle spalle dei popoli e dell'ambiente.

Greenpeace cita, tra le altre cose, lo scandalo dei motori diesel della Volkswagen, oppure il gigante svizzero Glencore che mette i governi sotto pressione ricorrendo a tribunali arbitrali. L'organizzazione prende anche ad esempio Nestlé, Holcim e Novartis.

L'Ong definisce dieci principi fondamentali per rendere le aziende più responsabili. Le società e le persone che dirigono le imprese devono essere responsabili dei danni all'ambiente e delle violazioni dei diritti umani commesse nel loro paese d'origine o all'estero, si legge nel comunicato.

Queste esigenze corrispondono al contenuto dell'iniziativa per multinazionali responsabili, sulla quale la Svizzera dovrà pronunciarsi prossimamente. "Gli attori economici riuniti a Davos devono passare oltre le belle parole e agire, per evitare di vedere un'ulteriore frattura nel mondo", conclude Greenpeace.
 
 

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