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BERNAUn contributo per gli allevatori che non tagliano le corna agli animali

10.01.18 - 11:41
È quanto raccomanda il controprogetto all'iniziativa popolare "per vacche con le corna"
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Un contributo per gli allevatori che non tagliano le corna agli animali
È quanto raccomanda il controprogetto all'iniziativa popolare "per vacche con le corna"

BERNA - Agli allevatori che decidono di non tagliare le corna agli animali - capre, mucche, tori, ma anche bisonti - va riconosciuto un contributo obbligatorio.

È quanto raccomanda un'iniziativa parlamentare della Commissione dell'economia e tributi del Consiglio nazionale (CET-CN) elaborata quale controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Per la dignità degli animali da reddito agricoli (Iniziativa per vacche con le corna)".

L'iniziativa è stata promossa dalla comunità di interessi "Hornkuh" (vacca cornuta). A parere di alcuni allevatori, i contadini dovrebbero venir indennizzati per i costi supplementari generati dalle bestie "cornute". Secondo i fautori della modificata costituzionale, privare determinati animali da reddito delle corna è contrario al benessere dell'animale, e quindi alla legge che li protegge.

Oggigiorno, in Svizzera, nove mucche su dieci non hanno più corna. La principale ragione che incita gli allevatori a privare gli animali di simili protuberanze è il timore che le bestie si feriscano tra loro oppure facciano del male all'uomo. I bovini senza corna occupano inoltre meno spazio nella stalle, facendo così risparmiare denaro agli agricoltori.

Diversamente dal Consiglio degli Stati, che al pari del Consiglio federale ha raccomandato lo scorso settembre a popolo e Cantoni di respingere l'iniziativa senza alcun controprogetto, la CET-N intende invece proporre una modifica legislativa, anche solo a livello di ordinanza, che tenga conto del benessere degli animali e dei disagi per quegli allevatori che non decornano i loro animali.

Stando a una nota odierna dei Servizi parlamentari, la CET-N è certa che «l'iniziativa goda di grandi simpatie tra la popolazione», anche se reputa non necessario agire a livello di Costituzione federale. Dopo aver esaminato diverse varianti, con 18 voti a 4 e 3 astensioni, la CET-N «ha optato per un controprogetto indiretto che definisce determinate caratteristiche chiave del contributo, senza tuttavia stabilire l'importo minimo erogato a chi non decorna gli animali».

Prima che la CET-N possa elaborare il progetto di atto legislativo, è necessario che la commissione omologa del Consiglio degli Stati dia il suo consenso. La CET-N deciderà se raccomandare l'accettazione o il rifiuto dell'iniziativa dopo che avrà concluso le deliberazioni sul controprogetto.

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COMMENTI
 

sedelin 6 anni fa su tio
Le mucche e altri bovini sono stati creati con le corna e non c'è ragione di privarne gli animali ( come non c'è ragione di castrare chicchessia)??
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