Molti non sanno del resto chi sieda nella direzione dell'azienda. La SSR: «A essere cruciale è la fiducia nell’offerta»
BERNA - Quanta fiducia ha la gente nei confronti dei vertici della SSR? Più di 21mila persone hanno risposto a questa domanda partecipando a un sondaggio sulla Società svizzera di radiotelevisione. Il risultato è che il 59% dei partecipanti indica di avere “poca” o “tendenzialmente poca” fiducia nella direzione dell’azienda, il 29% è piuttosto o completamente fiducioso mentre il 12% non sa.
La SSR non ritiene che tale risultato sia preoccupante: «A essere cruciale è la fiducia del pubblico nell’offerta della SSR - dichiara il portavoce Daniel Steiner -. Essa è molto apprezzata se comparata a quella di altri media». In particolare, il portavoce rimanda al sondaggio sull’utilizzo e la valutazione dell'offerta pubblica e privata di servizi radiotelevisivi svizzeri, che rivela come la forza delle emittenti radio e TV della SSR risieda secondo il pubblico nella «credibilità», «professionalità» e nel «valore informativo» della Radiotelevisione svizzera. Alla domanda se si stiano facendo o meno degli sforzi per aumentare la fiducia verso la direzione della SSR non abbiamo tuttavia ricevuto alcuna risposta.
Ma la gente sa, di base, chi sieda ai vertici della SSR? Nel nostro sondaggio, il 29% dei partecipanti afferma di non sapere come si chiami il direttore generale dell’azienda. A conoscere la risposta esatta, però, è solo il 35%: Gilles Marchand, in servizio dall’autunno del 2017. Il 23% crede infatti che il direttore sia ancora il suo predecessore, Roger de Weck. L’8% indica infine Jean-Michel Cina (presidente della SSR) mentre il 4% cita Ruedi Matter (Direttore della svizzero tedesca SRF). Alla SSR rispondono che la notorietà del direttore generale non rappresenta «un obiettivo».