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SVIZZERAQuel mezzo milione di franchi sequestrato ai rifugiati

28.12.17 - 08:04
È il totale dei contanti confiscati ai richiedenti l'asilo in Svizzera negli ultimi tre anni come «partecipazione alle spese», le associazioni umanitarie: «Noi, come dei tagliaborse»
Keystone
Quel mezzo milione di franchi sequestrato ai rifugiati
È il totale dei contanti confiscati ai richiedenti l'asilo in Svizzera negli ultimi tre anni come «partecipazione alle spese», le associazioni umanitarie: «Noi, come dei tagliaborse»

BERNA - Confiscare gli averi dei migranti quando entrano sul suolo nazionale, questa recente proposta del governo austriaco non ha mancato di generare scalpore e critiche.

In pochi sanno forse che in Svizzera una pratica analoga è già prassi da tempo. A chi arriva da noi in cerca d'asilo, infatti, vengono sequestrati i beni superiori ai 1'000 franchi (fino a un massimo di 15'000 per persona) come rimborso preventivo per le spese sostenute. Chi lascia la Svizzera dopo sette mesi verrà interamente rimborsato.

Stando ai dati della Segreteria di Stato della Migrazione (Sem) si parla di circa mezzo milione di franchi negli ultimi tre anni. Nel 2017, per esempio, erano circa 133'000 franchi per 17'000 richiedenti. Leggermente più alti i totali per il 2016 (198'861) e per il 2015 (177'665).

«Noi, come dei tagliaborse» - «La Confederazione si comporta come un tagliaborse», commenta Stefan Frey dell'Organizzazione svizzera aiuto ai rifugiati, «è indegno, anche considerando che loro spesso non sanno perché gli si stanno portando via i soldi. E si tratta pure di cifre risibili che non valgono lo sforzo profuso».

Critica anche Alexandra Karle di Amnesty International Svizzera: «Non c'è nulla di male nella partecipazione ai costi, è una pratica diffusa, ma è importante valutare ogni caso singolarmente».

Le espropriazioni interessano solo i contanti: «I gioielli, come le fedi, o gli oggetti personali non vengono toccati», conferma la Sem. Esentati anche assegni e titoli finanziari.

«È giusto che sia così», commenta la Nazionale Ppd Elisabeth Schneider-Schneiter, «anche i cittadini svizzeri in Assistenza, in determinati casi, sono tenuti a rimborsare le autorità» auspicando che questa diventi una pratica internazionale e paneuropea.

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COMMENTI
 

Tato50 6 anni fa su tio
Accidenti da 1000 a 15'000. Quanti sono i ticinesi che li hanno ? Sul descriverci come "tagliaborse" forse sarebbe il caso di non dimenticare che siamo anche "sponsor". Di solito chi fa certe affermazioni dimentica che con gli immigrati ci campa.

Os 6 anni fa su tio
Da una parte è sicuramente giusto. Quello che mi fa pensare è l'estrema differenza di valore che hanno 500 franchi per noi e per loro. In effetti è probabile che per risparmiare 500 franchi debbano fare sacrifici per una vita. La valutazione di caso in caso ci sta, anche qui si pone una problematica, potrebbero esserci delle differenze a seconda di chi fa la valutazione. Non c'è una risposta facile a questa tematica.

Tato50 6 anni fa su tio
Risposta a Os
Che fanno sacrifici e non riescono a mettere da parte 500 franchi ci sono tantissimi autoctoni.

Os 6 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Verissimo Tato50, per quello la tematica risulta difficile. Un dato di fatto è che il potere d'acquisto di 500 franchi in Svizzera è ben diverso dal potere d'acquisto in certi paesi. Non si può paragonare.

patrick28 6 anni fa su tio
Sono per una Svizzera accogliente verso i migranti. Però trovo la prassi della confisca dei beni giusta. Viene applicata in tutta Europa ed giusto che ci sia una partecipazione ai costi.

tip75 6 anni fa su tio
ma pensa un po sti sinistroidi

moma 6 anni fa su tio
Dove sta il problema?
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