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GINEVRAFatturava in modo eccessivo le prestazioni, condannata un'infermiera

22.12.17 - 12:01
La donna sarà costretta a rimborsare 96'930 franchi a quindici casse malattia
Keystone
Fatturava in modo eccessivo le prestazioni, condannata un'infermiera
La donna sarà costretta a rimborsare 96'930 franchi a quindici casse malattia

GINEVRA - Un'infermiera indipendente di Ginevra è stata condannata dal Tribunale federale (TF) per aver fatturato in modo eccessivo le sue prestazioni. La donna sarà costretta a rimborsare 96'930 franchi a quindici casse malattia. L'importo rivendicato inizialmente dagli assicuratori era di 581'254 franchi.

Nella sentenza pubblicata oggi, il TF si è limitato a prendere in considerazione le prestazioni fatturate nel 2013, mentre quelle risalenti al 2009 e al 2010 sono state considerate cadute in prescrizione. Lo stesso motivo è stato addotto dal Tribunale arbitrale delle assicurazioni di Ginevra per gli esercizi 2011 e 2012.

La decisione odierna pone termine alla vertenza sorta già anni fa fra l'infermiera e l'associazione degli assicuratori malattia santésuisse. Le casse malattia rimproveravano alla professionista indipendente di allestire fatture non conformi al principio di economicità contemplato dalla LAMal.

Nel 2009, ad esempio, le fatture emesse dalla donna erano complessivamente 417'236 franchi, il triplo del volume fatturato dalle infermiere del gruppo di riferimento sul quale si è basato il Tribunale arbitrale. I giudici cantonali avevano inoltre espresso la loro «perplessità» in merito al numero di ore fatturate. Nel maggio 2013, la donna aveva indicato di aver lavorato 450 ore, di cui 20,3 ore il 1. maggio, 21 ore il 3 maggio e 20 ore il 27 maggio.

Senza mettere in dubbio la dedizione dell'infermiera, che si occupa di pazienti molto anziani afflitti da polipatologie complesse, i giudici avevano considerato eccessivo il numero di ore fatturato alle casse. Ammettendo parzialmente il ricorso dell'infermiera, il TF ha preso in considerazione soltanto le fatture emesse nel 2013, in relazione alle quali la donna dovrà rimborsare 96'930 franchi.

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