Cerca e trova immobili

BERNAIniziativa anti-burqa, il controprogetto non piace a tutti

20.12.17 - 17:54
Wobmann rileva che quest'ultimo si concentra unicamente sul divieto di indossare il burqa, dimenticando tutti gli altri aspetti
Keystone
Iniziativa anti-burqa, il controprogetto non piace a tutti
Wobmann rileva che quest'ultimo si concentra unicamente sul divieto di indossare il burqa, dimenticando tutti gli altri aspetti

BERNA - I promotori dell'iniziativa "Sì al divieto di dissimulare il proprio viso" ritengono che il controprogetto indiretto del Consiglio federale eluda la proposta originale. Il Comitato di Egerkingen ha quindi ribadito l'intenzione di mantenere il testo originale. PS, PLR e PPD accolgono invece favorevolmente la direzione intrapresa dal governo.

Secondo il consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO), tra i fondatori del Comitato di Egerkingen, non c'è proprio nulla da tenere in considerazione nella proposta fatta dal Consiglio federale. «Non vogliono vedere il problema», ha detto all'ats, aggiungendo che il controprogetto non risolverebbe nulla.

Wobmann rileva che quest'ultimo si concentra unicamente sul divieto di indossare il burqa, dimenticando tutti gli altri aspetti. L'oggetto dell'iniziativa, dice il solettese, è il divieto generale di dissimulare il viso, che riguarda anche gli hooligan.

Non convince il consigliere nazionale UDC neanche l'argomentazione del Consiglio federale, secondo cui i Cantoni sono liberi di decidere o meno il divieto di dissimulazione del viso. Non è possibile che i 26 Cantoni abbiano leggi diverse: «Vogliamo una regolamentazione chiara, poiché riguarda i nostri valori», ribadisce Wobmann.

Anche l'UDC respinge la proposta del Consiglio federale: «Il punto dell'iniziativa è un divieto di dissimulazione del viso a livello nazionale e un messaggio per dire che l'Islam radicale non ha il suo posto in Svizzera».

Nella Confederazione il viso deve essere mostrato negli spazi pubblici per ragioni di sicurezza e d'integrazione, sottolinea dal canto suo il PPD, mostrando una certa comprensione per l'iniziativa. Un divieto di dissimulare il viso è necessario, ma deve trovare il suo posto a livello di leggi e non della Costituzione.

Ciò permetterebbe di integrare alcune eccezioni, come i vestiti di carnevale, indica il PPD in un comunicato. Il partito accoglie favorevolmente il controprogetto indiretto del Consiglio federale, che prevede che nessuna donna possa essere obbligata a portare un velo e che il viso deve sempre essere visibile nei contatti con le autorità.

Il PLR sostiene invece la decisione del Consiglio federale di respingere l'iniziativa, ma vuole esaminare il progetto nel corso della procedura di consultazione. «Siamo contro un divieto totale», ha detto all'ats Karin Barras, portavoce del partito. Secondo i liberali-radicali non c'è alcun «attivismo legislativo» da fare.

Tuttavia, funzionari e insegnanti non dovrebbe essere autorizzati a dissimulare il viso. Secondo il PLR, il luogo di lavoro deve rimanere un ambiente neutro a livello religioso.

Il PS ritiene il controprogetto una buona via, ma proporrà un controprogetto diretto con l'obiettivo di ancorare nella Costituzione la parità fra uomo e donna nella società.

«Gli iniziativisti pretendono di impegnarsi per i diritti delle donne e vietano di indossare il burqa. Questa iniziativa è solo pura politica simbolica, i promotori si fanno beffe dei diritti delle donne», sostiene Valérie Piller Carrard, consigliera nazionale friburghese, citata in un comunicato del PS. Il partito afferma inoltre di essere contrario al burqa, ma anche contro il divieto del burqa nella Costituzione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE