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BERNADifesa terra-aria 2020, indagine sulla violazione del segreto d'ufficio

16.12.17 - 14:28
La giustizia militare ha aperto un'inchiesta per violazione del segreto d'ufficio nell'ambito del progetto Difesa terra-aria 2020 (DTA, noto anche con la sigla tedesca Bodluv), ormai interrotto da te
Keystone
Difesa terra-aria 2020, indagine sulla violazione del segreto d'ufficio
La giustizia militare ha aperto un'inchiesta per violazione del segreto d'ufficio nell'ambito del progetto Difesa terra-aria 2020 (DTA, noto anche con la sigla tedesca Bodluv), ormai interrotto da te

BERNA - La giustizia militare ha aperto un'inchiesta per violazione del segreto d'ufficio nell'ambito del progetto Difesa terra-aria 2020 (DTA, noto anche con la sigla tedesca Bodluv), ormai interrotto da tempo. Il procedimento è stato avviato sulla base di non meglio precisate "nuove informazioni".

Lo scopo dell'inchiesta è stabilire chi abbia trasmesso informazioni confidenziali sul DTA, ha detto all'ats il portavoce della giustizia militare Mario Camelin confermando un'informazione del quotidiano friburghese La Liberté. Camelin non ha fornito precisazioni in merito alla nuove informazioni.

La violazione del segreto d'ufficio concerne i problemi incontrati dal progetto DTA, che erano stati resi di dominio pubblico nel marzo 2016 dall'emissione Rundschau della televisione svizzero tedesca SRF e dal domenicale Zentralschweiz am Sonntag. Le difficoltà relative al DTA era state discusse in una seduta di lavoro nel gennaio precedente.

Il 22 marzo il capo del Dipartimento federale della difesa (DDPS) Guy Parmelin aveva bloccato il progetto, giustificando la decisione con la necessità di elaborare una visione globale per la difesa antiaerea.

In aprile, su incarico dell'allora capo dell'esercito André Blattmann, la giustizia militare aveva avviato un procedimento contro ignoti per "trasmissione di informazioni ottenute in servizio in violazione dei regolamenti".

Il procedimento è poi stato archiviato alla fine dello scorso anno. La giustizia militare aveva spiegato che le informazioni pubblicate nei media infatti erano "note a un gran numero di persone" e non sarebbe stato possibile determinare chi fosse stato responsabile dell'indiscrezione.

Attualmente il DDPS sta elaborando un nuovo progetto globale di difesa antiaerea.

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