In mancanza di uomini, i Babbi Natale berlinesi iniziano ad accettare le donne. In Svizzera, però, l'idea non piace
BERNA - Un uomo robusto con la barba bianca e un cappuccio rosso: è così che tradizionalmente ci immaginiamo Babbo Natale. A Berlino, però, le cose stanno cambiando. In mancanza di uomini, l’assemblea plenaria dei Babbi Natale studenteschi ha infatti accettato per la prima volta delle donne.
In Svizzera, a portare i regali non è Babbo Natale il 24 dicembre, ma San Nicolao con il fidato “Schmutzli” già a partire dal 6. Sarebbe immaginabile anche qui avere delle “San Nicolae”? Andreas Häusler, presidente dell’Associazione San Nicolao di Winterthur, lo esclude: «Per provare abbiamo mandato degli Schmutzli donna ai bambini, ma l’hanno notato e sono rimasti delusi che non fosse quello vero», spiega. Per il responsabile, il desiderio è quello di salvaguardare il fatto che San Nicolao sia un uomo e trasmetterlo ai bambini.
Häusler, però, tiene a sottolineare che nella sua associazione c’è posto anche per le donne: «Possono per esempio portare in giro il San Nicolao come degli asinelli bipedi e non travestiti, aiutare in cucina o occuparsi degli ospiti», afferma. Sarebbero una sorta di «asinello da soma motorizzato» insomma, aggiunge. Per motivi di sicurezza, infatti, non ci sono dei veri animali ad accompagnare San Nicolao.
Dello stesso avviso è Dario Helbling, presidente dell’associazione San Nicolao di Schmerikon (SG): «Non è concepibile che delle donne facciano San Nicolao, nemmeno in caso di difficoltà», sottolinea.
Christina Klausener, dell’organizzazione femminista per la pace CFD, è dal canto suo indignata che le donne non vengano tollerate come San Nicolao: «Dimostra che la parità non è stata ancora raggiunta», afferma. Il fatto, poi, che si proponga alle donne di scorrazzare in giro San Nicolao conferma proprio questa conclusione: «Le donne continuano purtroppo ad essere viste come delle aiutanti degli uomini», lamenta.