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GRIGIONIGrigioni trilingue? «Sul web (spesso) non è così»

28.11.17 - 08:25
Alcuni siti istituzionali importanti non hanno ancora oggi una versione in romancio e italiano. E le associazioni linguistiche si lamentano: «È una mancanza di tatto nei confronti delle minoranze»
Grigioni trilingue? «Sul web (spesso) non è così»
Alcuni siti istituzionali importanti non hanno ancora oggi una versione in romancio e italiano. E le associazioni linguistiche si lamentano: «È una mancanza di tatto nei confronti delle minoranze»

COIRA - In un Cantone ufficialmente trilingue come quello dei Grigioni i siti web di alcune tra le istituzioni più importanti a livello cantonale non hanno ancora oggi una versione in lingua italiana e romancia. Le associazioni linguistiche lamentano questa mancanza di tatto nei confronti delle minoranze. Gli enti interessati si giustificano adducendo in primis i costi elevati per traduzioni complete ed accurate di innumerevoli pagine online.

Tra i siti web non tradotti ci sono, ad esempio, quelli dell'Ospedale cantonale, della Banca cantonale Grigione, dell'associazione turistica Graubünden Ferien (Grigioni Turismo) e quello degli Psychiatrische Dienste Graubünden (Servizi psichiatrici dei Grigioni).

Il trilinguismo, definito «caratteristica essenziale del Cantone» nel primo articolo della legge cantonale sulle lingue, rischia così di non tradursi sempre nella realtà. Il Governo, da parte sua, riconosce le critiche come fondate ma giustifica la situazione sulla base del fatto che la legge obbliga al trilinguismo solo le istituzioni prettamente cantonali.

Costi e limiti tecnici, gli enti rinunciano alle traduzioni - «Il costo per la sola traduzione di base del sito, composto di 600 pagine - spiega all'ats Dajan Roman, responsabile dell'ufficio comunicazione dell'Ospedale cantonale - si aggira intorno a 100mila franchi». Da questa cifra sono esclusi i successivi aggiornamenti o cambiamenti, vale a dire ulteriori 50mila franchi all'anno, secondo una stima interna. Poiché «tutti i romanciofoni parlano tedesco e molti italofoni sono in grado di leggerlo e comprenderlo, il gioco non vale la candela», conclude Roman.

Se è vero che tutti i romanciofoni sono bilingue e che la traduzione in romancio pone problemi quali l'esistenza di sei varianti dell'idioma, è pure vero che la traduzione in italiano, lingua unica, andrebbe incontro, potenzialmente, ad un numero maggiore di persone, concentrandosi gli italofoni in aree geografiche più omogenee e non essendo pertanto molti bilingue.

Tuttavia, ci tiene a sottolineare Roman, «al telefono e in loco è sempre possibile la consulenza in italiano e in diverse altre lingue». Infine ammette: «Anche noi non siamo completamente soddisfatti: per questo è in programma, tra il 2018 e il 2019, la modernizzazione del sito, entrato in funzione circa 9 anni fa, in modo da poter presentare almeno le sezioni più importanti nelle tre lingue cantonali».

Anche per la Banca Cantonale Grigione a far slittare la traduzione del sito internet è stata una valutazione dei costi e dei limiti tecnici. «La nuova versione, online dal 2016, rende possibile, grazie alla riduzione delle dimensioni, di realizzare e gestire contenuti multilingue», spiega Plutarch Chiotopulos, dell'ufficio comunicazione.

In ogni caso, aggiunge, «promuoviamo il trilinguismo nei Grigioni attraverso il nostro fondo GKB sostenendo ogni anno con circa due milioni di franchi progetti senza fini di lucro in diversi campi»: oltre 400 quest'anno, tra cui alcuni dalle regioni italofone e romance. La rivalutazione dell'importanza del sito web è stata però imposta dalla sfida della crescente digitalizzazione, aggiunge Chiotopulos. La versione italiana dovrebbe essere online entro l'anno prossimo.

Governo: critiche giuste, Cantone dà buon esempio - «È una battaglia che viene portata costantemente avanti, ma la legge obbliga solo le istituzioni cantonali al trilinguismo e queste si comportano in tal senso in maniera esemplare, con un grande impegno», afferma Martin Jäger, direttore del Dipartimento cantonale dell'educazione e cultura. Quello che il Cantone può fare è comportarsi da modello».

Per quanto riguarda altre istituzioni, come l'Ospedale cantonale, seppure il nome può trarre in inganno, non è il Cantone l'ente responsabile, per cui non vi è obbligo in tal senso.

La mancanza di un trilinguismo reale viene giustamente criticata, ammette Jäger, che mostra tuttavia comprensione: «È già difficile spingere i Comuni della stessa area linguistica romanciofona ad utilizzare il romancio, basti guardare Silvaplana, il cui sito del Comune e della scuola sono solo in tedesco».

Associazioni linguistiche - Dello stesso avviso Andreas Gabriel, portavoce della Lia Rumantscha, secondo il quale se il settore privato non è obbligato a utilizzare le tre lingue, quando si tratta di Comuni romanciofoni o bilingue che gestiscono la comunicazione solo in tedesco la critica è più che ammissibile. «Le istituzioni a metà strada fra pubblico e privato, come gli ospedali, dovrebbero evolversi nel giusto senso», aggiunge Gabriel.

A suo avviso la situazione che si riscontra altro non è che uno specchio della realtà: "i Grigioni hanno tre lingue ufficiali equivalenti, ma in pratica domina il tedesco. Il nostro approccio - conclude - è quello di fare un lavoro di persuasione e sensibilizzazione presso chi ha potere decisionale".

La Pro Grigioni Italiano (Pgi) ha rilevato a più riprese queste lacune, anche inviando un rapporto al Consiglio d'Europa nel 2016, segnalando tematiche come l'insegnamento dell'italiano a scuola, la situazione dei media ed anche l'assenza di una versione italiana dei siti dell'ospedale e della Banca cantonale.

«Si tratta di servizi importanti di fatto negati alle minoranze linguistiche», spiega il segretario generale Pgi Giuseppe Falbo. «Il Consiglio d'Europa ha accolto le segnalazioni e tra le raccomandazioni nel rapporto di dicembre 2016 la prima è proprio un invito alle autorità cantonali grigionesi a continuare a promuovere l'uso dell'italiano nell'amministrazione e nel settore pubblico dotato di mandato cantonale nei Grigioni, con esplicita menzione del settore sanitario».

Ferrovia retica, esempio positivo - Un esempio positivo di traduzione di sito web di una realtà aziendale particolarmente importante a livello cantonale sia in italiano che in romancio è quello della Ferrovia retica (RhB). Il sito è attualmente disponibile, oltre che nelle tre lingue cantonali, in altri sei idiomi stranieri, anche se in nessuno di questi nella versione integrale, composta di 2.500 pagine. In inglese e italiano il sito è disponibile già dal 1998, spiega all'ats Simon Rageth, dell'ufficio comunicazione dell'azienda; dal 2003 esiste la versione francese e dal 2013 quella in romancio. Dal 2014 si sono aggiunte le traduzioni nelle altre lingue.

Alla base di questa scelta, da altri ritenuta troppo onerosa finanziariamente e impegnativa come mole di lavoro, c'è il fatto che la società ritiene, come «ferrovie grigionesi e impresa radicata a livello regionale, di dover dare al plurilinguismo del nostro Cantone il giusto e dovuto valore». Non è tuttavia solo una questione etica e di cultura: nonostante i costi, definiti dall'azienda «ingenti a livello finanziario e di personale» (ma non precisati), la RhB ha ritenuto infatti opportuno, anche da un punto di vista imprenditoriale, garantire la disponibilità dei contenuti del sito nelle tre lingue cantonali: «l'italiano, in particolare, è molto utilizzato da gran parte della nostra clientela, tanto più che l'Italia è uno dei nostri mercati principali insieme a Svizzera e Germania».

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