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SVIZZERARastatt, da problema a opportunità. Ma la perdita è di 26,5 milioni di franchi

22.11.17 - 13:09
Lo sbarramento, protrattosi dal 12 agosto al 2 ottobre, ha evidenziato le carenze della catena logistica e i punti deboli nella collaborazione fra ferrovie europee
Keystone
Rastatt, da problema a opportunità. Ma la perdita è di 26,5 milioni di franchi
Lo sbarramento, protrattosi dal 12 agosto al 2 ottobre, ha evidenziato le carenze della catena logistica e i punti deboli nella collaborazione fra ferrovie europee

BERNA - Lo sbarramento della Rheintalbahn presso Rastatt dal 12 agosto al 2 ottobre ha evidenziato le carenze della catena logistica, soprattutto su rotaia, e i punti deboli nella collaborazione tra le ferrovie europee. Insieme all’intero settore, le FFS e Deutsche Bahn (DB) s’impegnano per ottimizzare e coordinare meglio a livello internazionale la gestione dei corridoi. Infatti, le perturbazioni con ripercussioni a livello internazionale si possono gestire in modo efficace solo collaborando. In futuro le ferrovie dovranno lavorare insieme in modo più integrato.

Nelle scorse settimane è stato chiesto a tutti gli attori coinvolti nella vicenda di inviare un feedback dettagliato sullo sbarramento della tratta. Le esperienze e le proposte di miglioramento trasmesse da ferrovie merci, autorità, operatori intermodali, terminali e altri attori confluiranno in diversi gruppi di lavoro, incaricati di elaborare misure concrete volte a garantire una collaborazione professionale per i futuri casi di crisi o perturbazione.

Una perdita di 26,5 milioni di franchi - La lunga interruzione della linea ferroviaria a Rastatt, in Germania, ha provocato alle FFS e alle loro affiliate una perdita di fatturato di circa 26,5 milioni di franchi. Lo sbarramento, protrattosi dal 12 agosto al 2 ottobre, ha evidenziato le carenze della catena logistica e i punti deboli nella collaborazione fra ferrovie europee, scrive l'azienda in un comunicato odierno.

Alla cifra vanno aggiunte anche le spese supplementari per il personale nonché le perdite di fatturato per FFS Cargo e SBB Cargo International registrate oltre il periodo dell'interruzione. La chiusura della tratta lungo il Reno si era resa necessaria in seguito a un cedimento del terreno che sorregge i binari a nord di Basilea, nel Land tedesco del Baden-Württemberg.

Le FFS precisano che al momento non è ancora possibile stimare quanti clienti nel traffico merci e viaggiatori siano andati persi a lungo termine a causa del disagio. Con tale parte dell'asse nord-sud non percorribile, i danni sono stati solo in parte contenuti da un'azione di coordinamento internazionale che ha permesso di incrementare la capacità di trasporto merci fra Germania e Svizzera dal 20% del totale al 40%.

Un'iniziativa è stata lanciata insieme a Deutsche Bahn (DB) affinché il settore impari dall'esperienza negativa. L'obbiettivo è quello di mettere a punto una gestione dei corridoi ottimizzata e armonizzata fra i differenti Stati: solo in questo modo sarà possibile amministrare con maggiore efficacia rispetto al passato perturbazioni con ripercussioni a livello continentale, fanno notare le FFS. Un primo passo è stato fatto nelle scorse settimane chiedendo a tutti gli attori coinvolti nella vicenda di inviare un feedback dettagliato sullo sbarramento della linea in questione, precisa la nota.

Gli specialisti stanno inoltre elaborando condizioni quadro per migliorare il traffico merci oltre le frontiere nazionali. Si cerca ad esempio di progredire nell'ambito dello scambio di dati e di superare le barriere linguistiche per l'impiego del personale nel settore. Un altro traguardo da raggiungere - affermano le FFS - è quello di creare un sistema ferroviario con regole unitarie. Attualmente, c'è infatti diversità fra i Paesi nell'omologazione dei veicoli e nella conoscenza delle tratte da parte dei macchinisti.

Le compagnie ferroviarie intendono accrescere notevolmente efficienza e affidabilità del traffico merci entro la fine del 2020, quando sarà aperta la galleria di base del Monte Ceneri.

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