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ZURIGOCade dalla sedia sull’acciottolato, il ristorante non ha colpe

09.11.17 - 23:30
Un uomo aveva preso posto in un ristorante all'aperto sul lungolago di Zurigo ed era caduto da una sedia pieghevole, riportando una frattura multipla all'avambraccio
Keystone
Cade dalla sedia sull’acciottolato, il ristorante non ha colpe
Un uomo aveva preso posto in un ristorante all'aperto sul lungolago di Zurigo ed era caduto da una sedia pieghevole, riportando una frattura multipla all'avambraccio

 

ZURIGO - Chi è responsabile se il cliente di un ristorante cade e si frattura un braccio perché la gamba di una sedia rimane incastrata nell'acciottolato? Per il Tribunale cantonale di Zurigo, la colpa non può essere attribuita al ristoratore.

I fatti risalgono all'aprile di un anno fa. Un uomo che aveva preso posto per un aperitivo in un ristorante all'aperto sul lungolago di Zurigo, è caduto da una sedia pieghevole, riportando una frattura multipla all'avambraccio.

La sedia si era ribaltata dopo che una gamba si era incastrata nell'acciottolato. Convinto che il gestore del ristorante avrebbe dovuto perlomeno segnalare con un cartello il pericolo derivante dal pavimento irregolare, il cliente lo ha denunciato, chiedendo di condannarlo per lesione colposa commessa per omissione.

La denuncia era già stata archiviata con un non luogo a procedere del Ministero pubblico, per il quale il compito di un ristoratore è in primo luogo quello di garantire per la qualità e l'igiene dei prodotti che offre ai clienti, non quello di rendere attenti su ogni tipo di eventuale pericolo.

Non soddisfatto, il cliente se è rivolto al Tribunale cantonale, che è arrivato a una conclusione analoga. La caduta dalla sedia - si legge nella sentenza - è un fatto spiacevole e increscioso. Il gestore del ristorante non può tuttavia essere ritenuto penalmente responsabile.

Dal cliente di un ristorante ci si può aspettare che sia in grado di posizionare una sedia su un acciottolato e di muoversi in modo attento. Il pericolo rappresentato dal fondo irregolare è evidente e non c'è bisogno di segnalarlo con un cartello.

Disseminare un luogo pubblico di simili cartelli non farebbe che aumentare la confusione e ridurre l'attenzione, sottolinea il tribunale. Essendo stato sconfessato anche in seconda istanza, l'autore della denuncia dovrà sobbarcarsi 1500 franchi di spese procedurali. La decisione non è però ancora definitiva: il cliente ha ancora la possibilità di portare il caso davanti al Tribunale federale.

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