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SVIZZERACasi sociali in deciso aumento nelle città elvetiche

07.11.17 - 12:03
Le persone che vivono sole sono quelle che dipendono più spesso dagli aiuti: costituiscono il 70% dei dossier
Keystone
Casi sociali in deciso aumento nelle città elvetiche
Le persone che vivono sole sono quelle che dipendono più spesso dagli aiuti: costituiscono il 70% dei dossier

 

BERNA - Il numero di casi sociali registrati l'anno scorso nelle città svizzere è cresciuto del 5,2%: un incremento superiore alla media pluriennale del 3%. Le persone che vivono sole sono quelle che dipendono più spesso dagli aiuti: costituiscono il 70% dei dossier. E il fatto di avere figli comporta un rischio reale di povertà.

Lo sottolinea la 18.ma edizione del rapporto elaborato dalla Scuola universitaria professionale bernese e dall'Iniziativa delle città per la politica sociale.

Le città prese in considerazione (Basilea, Berna, Bienne, Coira, Losanna, Lucerna, San Gallo, Sciaffusa, Schlieren (ZH), Uster (ZH), Wädenswil (ZH), Winterthur (ZH), Zugo e Zurigo) riuniscono circa un quarto dei beneficiari dell'aiuto sociale iscritti in Svizzera. Nel 2016 la durata media del sostegno dei servizi sociali è rimasta attorno ai tre anni e mezzo. Fra le città considerate spicca Bienne, dove 11,8% della popolazione deve ricorrere agli aiuti sociali, seguita da Losanna (8,8%) e Basilea (6,7%). Le quote inferiori si riscontrano invece a Uster (ZH) 1,6% e Zugo 1,7%.

In tutte le 14 città le famiglie sono a rischio di povertà superiore rispetto alle coppie senza figli. E il rischio cresce "significativamente" per le famiglie monoparentali (dal 15 al 21,5% dei dossier) ed è "estremo" per le madri sole di meno di 25 anni. In media, oltre l'80% di questo gruppo deve ricorrere agli assegni sociali. A prescindere all'ambiente economico della città, queste economie domestiche non avrebbero alcuna chance di potersela cavare senza assistenza, notano gli autori dello studio.

Diverse città, come Berna e Basilea, hanno già reagito a questa situazione e attuato programmi specifici per le famiglie monoparentali. La consulenza individuale e il recupero di una formazione professionale permettono spesso agli interessati di uscire dal circolo della povertà. Soprattutto se tutto ciò è accompagnato da strutture di accoglienza extrafamigliare a prezzo abbordabile per garantire la compatibilità tra lavoro e famiglia, sottolinea il rapporto odierno. È pure utile garantire buone opportunità di educazione per i bambini socialmente sfavoriti. L'esempio di Losanna mostra poi che anche le prestazioni complementari per le famiglie sono uno strumento efficace.

Nel 2016 è risultato in crescita anche il bisogno di assistenza sociale tra la popolazione straniera. Secondo i dati dell'Iniziativa delle Città viene aiutato un numero crescente di persone di stati extraeuropei.

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COMMENTI
 

Tato50 6 anni fa su tio
E come al solito, siccome qui stiamo da Dio, il Ticino non è stato preso in considerazione, quindi prendete il vostro "dossier" e mettetevelo dove dico io ;-((

Monello 6 anni fa su tio
e chi l avrebbe detto e si che siamo il paese piu ricco del mondo !
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