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VAUDLanciata la campagna contro l'iniziativa "No Billag"

02.11.17 - 17:57
La riuscita dell'iniziativa provocherebbe "un deserto audiovisivo" nella regione, hanno dichiarato rappresentanti dei partiti PPD, PLR, PS e Verdi
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Lanciata la campagna contro l'iniziativa "No Billag"
La riuscita dell'iniziativa provocherebbe "un deserto audiovisivo" nella regione, hanno dichiarato rappresentanti dei partiti PPD, PLR, PS e Verdi

LOSANNA - Gli oppositori romandi all'iniziativa "No Billag" hanno lanciato oggi la campagna in vista della votazione federale del 4 marzo. La soppressione del canone minaccia 19 reti radiofoniche e televisive nella Svizzera occidentale, è stato affermato oggi a Losanna.

La riuscita dell'iniziativa provocherebbe "un deserto audiovisivo" nella regione, hanno dichiarato rappresentanti dei partiti PPD, PLR, PS e Verdi, ai quali si sono aggiunti rappresentanti degli ambienti culturali, sportivi e dei media.

L'abolizione del canone comporterebbe la scomparsa delle reti della SSR, ma pure di emittenti radiofoniche e televisive regionali, quali Canal 9, La Télé, Léman Bleu, Radio Chablais, RTN, Radio Fribourg, RFJ e Rhône FM.

"È opportuno contestualizzare il dibattito: non si tratta di dire se si è contenti o no di un'emissione. Si parla della scomparsa totale della SSR e delle reti regionali. Tutte le regioni minoritarie si ritroverebbero in una situazione catastrofica", secondo il consigliere nazionale neocastellano Jacques-André Maire (PS).

Per gli oppositori, la posta in gioco è la "qualità del dibattito democratico". La consigliera nazionale Adèle Thorens (Verdi/VD) ha ricordato che il servizio pubblico ha quale missione di informare in modo equilibrato e di favorire la coesione sociale, "lontano dai contenuti ostentatori".

Senza il canone, l'indipendenza dei media diminuirà. Le concessioni radiofoniche e televisive saranno messe all'incanto "e chi potrà pagarle, se non i rappresentanti dei gruppi di interesse che strumentalizzeranno in seguito i media?", si è chiesta la parlamentare vodese. "Vogliamo una blocherizzazione delle nostre radio e TV?".

Il costo futuro del canone, che scenderà a un franco al giorno, "è più che ragionevole", ha affermato la consigliera nazionale Géraldine Marchand-Balet (PPD/VS). Hugues Hiltpold (PLR/GE) ha ricordato dal canto suo che nel 2019 le imprese il cui giro d'affari è inferiore a 500'000 franchi non pagheranno più il canone. Il sostegno ai media privati, inoltre, aumenterà.

L'iniziativa "No Billag" colpisce di riflesso anche gli ambienti culturali e sportivi. "Il ruolo delle radio e delle televisioni è essenziale per la cultura", ha rilevato il patron del Paléo Festival Daniel Rossellat. Per il direttore del Tour de Romandie Richard Chassot, "nello sport, la mediatizzazione è indispensabile".

Per difendere il loro punto di vista, gli oppositori a "No Billag" hanno creato l'"Associazione contro la scomparsa delle radio e TV", aperta a tutti. Il suo presidente è il consigliere nazionale Laurent Wehrli (PLR/VD).

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