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GINEVRAAnnullamento del voto, il sindaco Rémy Pagani si scusa

26.09.17 - 19:13
Annullamento del voto, il sindaco Rémy Pagani si scusa

GINEVRA - A seguito dell'annullamento del voto previsto per domenica scorsa relativo a quattro misure di risparmio, il sindaco di Ginevra Rémy Pagani si è scusato con il Consiglio municipale oggi all'inizio della seduta. Ha anche ripetuto di non voler lasciare la sua carica.

"Me ne pento e vi prego di scusarmi di tutti gli errori di valutazione o gaffe che hanno potuto portare a una decisione di giustizia che priva la nostra città dell'arbitraggio sovrano necessario", ha dichiarato. Ha pure precisato che non aveva "intenzione di imbrogliare o indurre in errore il corpo elettorale" nella redazione della brochure esplicativa.

La Camera costituzionale della Corte di giustizia di Ginevra ha deciso giovedì scorso di annullare il voto previsto domenica scorsa a Ginevra-città, ammettendo due ricorsi presentati contro il contenuto dell'opuscolo informativo da quattro partiti della destra, nonché da diverse persone, in maggioranza membri del Consiglio comunale cittadino, anch'essi appartenenti a partiti della destra.

Secondo la Camera, l'opuscolo non è conforme alle disposizioni legislative e alla garanzia costituzionale dei diritti politici, principalmente perché contiene due pagine di "introduzione" redatte dal comitato referendario in aggiunta alle prese di posizione relative ai singoli referendum, spiega un comunicato.

Tale "introduzione" precede inoltre la sintesi di presentazione delle autorità, una sintesi che, in merito a due degli oggetti posti in votazione, "non può essere considerata neutrale".

Di fronte a queste "gravi irregolarità", la Corte ha deciso di annullare il voto di domenica. La consultazione in merito ai quattro oggetti in questione dovrà essere organizzata ulteriormente.

In seguito all'annullamento del voto, il partito liberale-radicale (PLR) della città di Ginevra ha chiesto al Municipio di ritirare la carica di sindaco all'esponente di Ensemble à gauche Rémy Pagani, accusato di aver voluto "trarre in inganno la popolazione" inserendo "elementi di propaganda politica" nell'opuscolo informativo.

Ieri l'esecutivo cittadino comunicava di aver suggerito a Pagani di "sospendere temporaneamente la sua funzione di sindaco senza per questo rinunciare definitivamente al titolo".

I quattro referendum contestavano tagli per circa 2,5 milioni di franchi decisi dal Consiglio comunale in aprile e relativi a spese previste principalmente in ambito culturale e sociale.
 
 

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