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BASILEA CITTÀ«Molestava le giovani colleghe»: poliziotto licenziato fa ricorso

17.09.17 - 17:10
A un ufficiale di Polizia sono state notificate le dimissioni dopo le segnalazioni da parte di alcune dipendenti più giovani da lui minacciate
Keystone
«Molestava le giovani colleghe»: poliziotto licenziato fa ricorso
A un ufficiale di Polizia sono state notificate le dimissioni dopo le segnalazioni da parte di alcune dipendenti più giovani da lui minacciate

BASILEA - Un ufficiale è stato licenziato dalla Polizia cantonale per avere «ripetutamente minacciato, insultato, offeso e intimidito delle colleghe di lavoro». È quanto risulta dalla sentenza pronunciata dal Tribunale d’Appello di Basilea. Il caso è stato ripreso da Schweiz am Wochenende, in quanto il poliziotto ha ricorso contro il licenziamento pronunciato un anno e mezzo fa.

Numeri dal software della Polizia - Secondo il Tribunale di Basilea le azioni dell’uomo sono «completamente inappropriate e inaccettabili». È accusato, tra le altre cose, di essersi procurato i numeri di telefono delle colleghe più giovani dal software della Polizia, allo scopo di mandare loro messaggi privati.

A una ragazza che frequentava l’Accademia di polizia sono arrivati più di 50 messaggi sul suo telefono privato. Per il poliziotto che li ha mandati, non ci sarebbe nulla di male: in aula ha affermato che «il sistema è stato creato per consentire un contatto informale tra colleghi». Per la Polizia, tuttavia, i numeri di casa vengono registrati per essere usati «solo in caso di emergenza e per scopi ufficiali».

Minacciata, insultata e aggredita - I tentativi di approccio dell’uomo con colleghe più giovani avrebbero avuto successo in due casi. Ma l’uomo non ha mai smesso di “perseguitare” le donne, anche dopo le loro richieste di essere lasciate in pace.

In un caso il poliziotto ha addirittura raggiunto l’abitazione di una collega in tarda notte. Lì l’avrebbe minacciata, insultata e presa per il petto. Alcune registrazioni video lo ritraggono mentre si rivolge verso una giovane poliziotta chiamandola «maledetta cagna sporca».

Per il Tribunale d’Appello il licenziamento del poliziotto è stato giustificato. Tuttavia, l’uomo ha inoltrato ricorso e le dimissioni non saranno definitive fino a quando il Tribunale federale non si sarà espresso.

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