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ZUGOIl bus senza conducente non convince

15.09.17 - 10:37
Battuta d'arresto per il progetto. Le FFS, l'azienda locale dei trasporti pubblici e i partner hanno deciso di optare per un altro modello
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Il bus senza conducente non convince
Battuta d'arresto per il progetto. Le FFS, l'azienda locale dei trasporti pubblici e i partner hanno deciso di optare per un altro modello

ZUGO - Anche a Zugo, dopo Sion (VS), erano previsti da quest'estate bus navetta senza conducente. Il progetto ha tuttavia subíto una battuta d'arresto: i veicoli forniti da un produttore tedesco non hanno soddisfatto i requisiti. Le FFS, con la locale azienda dei trasporti pubblici e altri partner, hanno deciso di optare per un altro modello di bus, prodotto in Francia. Lo indicano oggi le FFS in una nota.

Il primo veicolo "EZ10" della società francese "EasyMile", con sede a Tolosa, è stato consegnato a fine agosto ed è pronto nelle officine dell'azienda dei trasporti cittadina (ZVB). I bus navetta senza conducente della start-up sono già impiegati con successo in una dozzina di località in tutto il mondo, dopo essere state testati in diverse situazioni.

In un primo tempo, per alcuni mesi, il bus percorrerà le tratte a lui destinate per "impararle a memoria" (fase di "mapping"). A partire dalla prima metà del 2018, quando verrà consegnato un secondo esemplare di EZ10, inizierà anche l'attività vera e propria di trasporto passeggeri, precisa la nota.

In un primo tempo i due veicoli collegheranno la stazione di Zugo al parco tecnologico della città, distante alcune centinaia di metri. In una seconda fase i bus viaggeranno, su richiesta, verso diversi punti della città, all'interno di uno spazio predefinito.

Inizialmente le FFS e gli altri partner avevano optato per i bus navetta fabbricati a Berlino dall'azienda Local Motors, che li sta testando anche nella capitale tedesca. I veicoli non hanno però soddisfatto i requisiti necessari alla messa in circolazione nella città.

A Sion AutoPostale testa dall'anno scorso un piccolo bus navetta senza conducente che collega tra loro dei punti inaccessibili alle vetture. Questo progetto - che sta riscuotendo un grande successo, con finora oltre 20'000 passeggeri trasportati - si protrarrà fino al prossimo mese d'ottobre. Quello di Zugo è il primo esperimento ad interessare tratti stradali su cui circolano anche le autovetture.

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