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ARGOVIAUccise il bimbo della compagna: condannato a 13 anni

12.09.17 - 18:02
L'uomo era il nuovo compagno della madre 32enne, alla quale sono stati a sua volta inflitti 8 mesi sospesi con la condizionale
Keystone
Uccise il bimbo della compagna: condannato a 13 anni
L'uomo era il nuovo compagno della madre 32enne, alla quale sono stati a sua volta inflitti 8 mesi sospesi con la condizionale

BADEN - Tredici anni di detenzione per un 40enne che nel 2014, dopo mesi di maltrattamenti, scosse un bimbo di 2 anni fino a farlo morire. L'uomo era il nuovo compagno della madre 32enne, condannata a sua volta a 8 mesi sospesi con la condizionale.

Il Tribunale distrettuale di Baden (AG) ha riconosciuto oggi il cittadino svizzero colpevole di omicidio intenzionale e ripetute lesioni personali. La donna, di nazionalità tedesca, è stata giudicata responsabile di ripetute lesioni colpose commesse per omissione, ma è stata prosciolta dall'accusa di omicidio colposo per omissione.

L'uomo dovrà inoltre pagare alla ex compagna 45'000 franchi di riparazione morale e altri 25'000 al padre biologico del bimbo. Quest'ultimo non ha più avuto alcun contatto con il figlio dopo la separazione dalla madre.

Maltrattamenti continui - Il nuovo compagno andò a vivere con la donna nella primavera 2014, iniziando ad accudire il bambino durante le assenze della madre, che lavora in ambito sanitario. Il bambino, che era considerato iperattivo, iniziò a presentare da quel momento diverse ferite: ematomi, bruciature e una commozione cerebrale. Alla metà d'ottobre, il bimbo morì per una cosiddetta sindrome del bambino scosso.

La perizia autoptica portò alla luce numerose altre lesioni, fra cui un'emorragia cerebrale e la frattura di tre costole. Il bimbo deve aver sofferto per mesi dolori atroci, ha sottolineato il presidente della Corte presentando la sentenza.

L'uomo ha ammesso di avere scosso il bimbo fino a farlo morire, ma ha negato di essere responsabile delle altre lesioni. Una lunga serie di indizi ha tuttavia convinto il tribunale della sua colpevolezza, ha dichiarato il giudice. Il tribunale ha seguito fino in fondo la richiesta della pubblica accusa, mentre la difesa si è invano battuta per una condanna a un massimo di 20 mesi con la condizionale.

Le responsabilità della madre - La madre ha da parte sua sostenuto di aver creduto che il figlio si era procurato da solo le ferite, come le raccontava il compagno. Il bimbo era molto vivace e la donna si era più volte recata da un medico a causa delle lesioni riscontrate. Nessuno era però arrivato a sospettare che queste fossero causate dal compagno, ha dichiarato la donna durante il dibattimento.

Il tribunale è arrivato alla conclusione che la madre non ha tutelato a sufficienza il figlioletto e si è quindi resa corresponsabile delle ferite da lui subite. La donna non poteva tuttavia prevedere la morte del bimbo ed è stata per questo motivo assolta dall'accusa più grave.

Il Ministero pubblico ha chiesto per la 32enne una condanna a 14 mesi con la condizionale, mentre la difesa il proscioglimento da tutte le accuse.

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