Il Consiglio federale propone di respingere la mozione: «Un'ingerenza non giustificabile nella libertà economia delle banche»
BERNA - Consentire agli svizzeri all'estero di avere accesso ai servizi di PostFinance, compresa l'offerta di carte di credito, a condizioni analoghe a quelle garantite in Svizzera rappresenta «una forte ingerenza» nella libertà economica delle banche e «non è giustificabile».
È l'opinione del Consiglio federale, che propone di respingere una mozione in tal senso depositata dalla Commissione della politica estera del Nazionale.
Il testo sostiene che mantenere un conto bancario in Svizzera costituisce a volte una necessità. «Infatti alcuni assicuratori malattia o alcuni istituti di previdenza lo richiedono».
Inoltre, secondo i promotori della mozione l'attuale prassi va contro l'evoluzione della mobilità internazionale. «I cittadini svizzeri sono sempre più mobili e succede sempre più spesso che per motivi professionali alcuni lascino il Paese per trascorrere qualche anno all'estero, mantenendo comunque i contatti con la patria durante quel periodo».
PostFinance, di cui è azionista La Posta svizzera che a sua volta appartiene alla Confederazione, «ha una responsabilità particolare nei confronti dei cittadini svizzeri», si legge nel testo della mozione. L'esecutivo non è d'accordo e sostiene che «PostFinance è talvolta oggetto di aspettative particolari che non sono giustificabili in base al suo mandato». Ad esempio non sarebbe corretto dal punto di vista della parità concorrenziale.
Inoltre, secondo il governo, una regolamentazione che costringerebbe le banche a incorrere in rischi più elevati di quanto siano disposte ad assumersi rappresenterebbe una forte ingerenza nella loro libertà economica.
Infine, va considerato che le carte di credito non rientrano nell'offerta di base che ogni persona residente in Svizzera può pretendere, ricorda il Consiglio federale. Il rilascio delle carte di credito dipende infatti soprattutto dalla situazione finanziaria e professionale del richiedente.
Per questi motivi l'esecutivo propone di respingere la mozione.