A partire dal 2018 l'ex regia federale si farà carico dei costi delle verifiche a campione sugli invii. La decisione presa in accordo con il Sorvegliante dei prezzi
BERNA - Addio tassa di revisione doganale. La Posta ha annunciato che, a partire dal prossimo 1. gennaio, rinuncerà alla tassa facendosi carico dei costi risultanti dalla verifica degli invii, ovvero quei 13 franchi addebitati ai destinatari di spedizioni selezionate per verifiche a campione.
«La soluzione attuale non è soddisfacente, come dimostrano gli interventi e le discussioni in seno al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati», sottolinea il Gigante giallo che ha così deciso di rispondere alla mozione - da essa sostenuta - presentata dal Consigliere agli Stati Erich Ettlin.
La decisione è stata raggiunta grazie a un accordo con il Sorvegliante dei prezzi, indica in una nota odierna la Posta.
Le tariffe per le lettere A e B rimarranno invariate anche il prossimo anno, ma riprenderà la discussione sui prezzi per il 2019. La Posta comunica inoltre che le attuali categorie di peso e tariffarie verranno ridotte da cinque a tre. Tuttavia rimarranno invariati i prezzi per i pacchi fino a 2 kg, che costituiscono l'85% di quelli trasportati.
Dal 2018 verranno inoltre reintrodotte le prestazioni complementari "Fragile" e "Assurance", cioè di particolare valore, per il quale in caso di perdita o danneggiamento l'azienda risponde fino a un massimo di 5000 franchi. Per quanto riguarda la Posta i pacchi prevede anche sconti online e riduzioni per gli invii di ritorno a ditte di vendita per corrispondenza, si legge nella nota.