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GINEVRAUn testimone di Geova ha deciso di lottare fino alla fine

06.07.17 - 20:05
Un ospedale bernese ha rifiutato di operare un uomo contrario alle trasfusioni. Il Tribunale cantonale ha dato ragione all'ospedale, ma il paziente ha deciso per l'appello
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Un testimone di Geova ha deciso di lottare fino alla fine
Un ospedale bernese ha rifiutato di operare un uomo contrario alle trasfusioni. Il Tribunale cantonale ha dato ragione all'ospedale, ma il paziente ha deciso per l'appello

TRASFUSIONE E TESTIMONI DI GEOVA

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GINEVRA - Nella diatriba tra un ospedale bernese e un testimone di Geova l'ultima parola non è ancora stata detta. L'avvocato del paziente - stando alla "Berner Zeitung" -, ha presentato ricorso al Tribunale federale (TF) contro la recente sentenza del tribunale cantonale bernese che ha appoggiato la scelta di non operare l'uomo in quanto contrario alle trasfusioni d'urgenza (secondo quanto professa la sua religione).

Il paziente, che soffre di un'ernia al disco, ha accusato l'ospedale di discriminazione razziale.

Etica professionale - I giudici, in effetti, hanno scoperto che la clinica non ha infranto la legge. L'operazione è stata rifiutata perché il paziente non voleva ricevere una trasfusione di sangue, vitale se durante l'intervento si fosse verificata un'emorragia. Per il paziente, che ritiene l'intervento di routine e quindi senza pericoli, la decisione dell'ospedale è stata presa a causa delle sue convinzioni religiose.

Dichiarazione di consenso - L'avvocato non capisce come il Tribunale cantonale abbia potuto prendere una tale decisione. Spiega che il medico aveva acconsentito a operare senza trasfusione di sangue. Sarebbe stato invece l'ospedale a cambiare le carte in tavola e a rifiutare l'intervento. Il testimone di Geova non ha in effetti voluto firmare una dichiarazione di consenso nella quale i medici chiedono il diritto di praticare una trasfusione in caso d’urgenza.

I giudici di Mon Repos dovranno presto decidere a chi dare ragione.

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